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Ucraina, Trump: "La tregua totale potrebbe scattare molto presto"

Nella notte, l’aeronautica ucraina intercetta e abbatte un centinaio di droni russi, parte di un attacco su larga scala che coinvolge 179 velivoli senza pilota.

22 mar 2025
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump

Donald Trump rilancia l’iniziativa diplomatica e annuncia che le linee guida per un accordo sulla pace in Ucraina sono ormai definite. Dopo una serie di colloqui telefonici con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, il presidente americano spiega che “una tregua totale potrebbe scattare molto presto” e aggiunge che da parte del Cremlino “non c’è stato un rifiuto” all’ipotesi di cessate-il-fuoco.

L’attivismo di Washington si intreccia con quello europeo. A Parigi, giovedì prossimo, i leader del gruppo dei cosiddetti “volenterosi” si ritrovano per definire le garanzie di sicurezza da offrire a Kiev nel quadro di una possibile tregua multilivello. Emmanuel Macron, che guida il fronte europeo, ottiene dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres un’apertura formale all’impiego dei Caschi Blu in Ucraina. Guterres conferma che le Nazioni Unite sono pronte a intervenire “se verranno chiamate”, anche se precisa di non essere “entusiasta” dell’idea.

Il piano in discussione prevede un meccanismo progressivo di controllo della tregua, con la presenza Onu nella zona demilitarizzata, l’impegno delle forze ucraine sul territorio, un supporto internazionale esterno ai confini e un ruolo di garanzia finale affidato agli Stati Uniti. Secondo fonti diplomatiche, Washington è disponibile, ma pone condizioni economiche, tra cui un accordo per l’accesso a risorse minerarie strategiche ucraine.

Nel frattempo, la guerra non si ferma. Nella notte, l’aeronautica ucraina intercetta e abbatte un centinaio di droni russi, parte di un attacco su larga scala che coinvolge 179 velivoli senza pilota. Le regioni di Kiev, Sumy, Kharkiv e Zaporizhzhia risultano colpite. La Russia accusa l’Ucraina di aver lanciato un drone contro un condominio di lusso a Rostov sul Don, causando un’esplosione e due feriti. Altri quattro vigili del fuoco restano feriti a Gorlovka, nei territori occupati della regione di Donetsk, in seguito a un altro attacco.

Sul fronte delle alleanze internazionali, la Corea del Nord ribadisce il suo appoggio a Mosca. Kim Jong-un riceve a Pyongyang il segretario del Consiglio di sicurezza russo Sergey Shoigu e dichiara che il sostegno alla “lotta per la sovranità” della Russia è una scelta “ferma e invariabile”. Durante l’incontro, Shoigu consegna a Kim una lettera firmata da Putin, i cui contenuti non vengono resi pubblici. Secondo osservatori, la visita potrebbe essere legata a una futura missione di soldati nordcoreani in supporto alla Russia. Intanto si intensificano le indiscrezioni su un possibile viaggio di Kim in Russia a maggio, in occasione dell’80° anniversario del Giorno della Vittoria.






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