Da Washington il corrispondente di La Presse, Marco Liconti:
"Una settimana emotivamente e politicamente difficile, per Joe Biden, quella che si è appena conclusa qui a Washington. Iniziata, per il presidente degli Stati Uniti, con il ritorno da Uvalde, in Texas, dove domenica scorsa, insieme alla first lady Jill, ha fatto visita alle famiglie delle 21 vittime della strage, 19 bambini e due insegnanti, nella scuola elementare Robb.
E conclusasi con il messaggio alla nazione, con il quale ha chiesto al Congresso uno sforzo bipartisan per una riforma in materia di diffusione di armi da fuoco, che, nelle parole di Biden, stanno provocando una vera e propria epidemia di violenza e morte negli Stati Uniti. Ma le speranze che si giunga ad un accordo con l'opposizione repubblicana rimangono deboli.
Nel mezzo, dopo alcune incertezze, l'annuncio di nuove e più avanzate armi all'Ucraina. Su tutte, i sistemi missilistici a media gittata Himars, che dovrebbero consentire alle forze ucraine di respingere con maggiore efficacia l'artiglieria russa e l'avanzata delle forze di Mosca nell'est del Paese. Le nuove armi, ha sottolineato però Washington, non saranno usate per colpire il territorio russo. Rimane infatti alto il timore per il rischio di un'escalation del conflitto, che Stati Uniti e alleati della Nato intendono invece scongiurare.
In tutto questo, l'Amministrazione americana, se da un lato incassa i buoni risultati sul fronte dell'occupazione, che continua a crescere a livelli record, dall'altro deve fare i conti con l'inflazione galoppante e i prezzi alle stelle di carburante e generi alimentari. Anche questa, una conseguenza, in parte, della guerra in Ucraina. Dati, quelli dell'inflazione e dei prezzi, che rischiano sempre di più di far perdere ai democratici, nelle prossime elezioni di medio termine, la fragile maggioranza di cui dispongono al Congresso".