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Venezuela: Guaidò riconosciuto come presidente dall'Ue

31 gen 2019
Comizio Guaidò
Comizio Guaidò
In tarda mattinata, al Parlamento Europeo, la votazione per dichiarare il riconoscimento di Guaidò come presidente legittimo del Venezuela. Enzo Moavero Milanesi, il titolare della Farnesina, spiegando in Senato la posizione del governo dopo le tensioni tra Lega e Cinque Stelle, ha riferito che l'Italia è pienamente allineata con l'Unione Europea sulla questione. "L'Ue, con il pieno sostegno di Roma, ha sempre insistito su cinque punti: il pieno ripristino e rispetto dei poteri dell'Assemblea Nazionale, che fossero indette elezioni presidenziali credibili, il rilascio di tutti i prigionieri politici, la piena garanzia della libertà di informazione ed espressione, l'apertura di corridoi umanitari", ha spiegato in dettaglio il capo della diplomazia italiana, saltando tuttavia il termine ultimo degli 8 giorni per convocare le elezioni fissato sabato scorso da Berlino, Parigi, Madrid e Londra.

Il governo greco, però, ha espresso il suo dissenso riguardo alla posizione comune del blocco. Il ministro per gli Affari europei Giorgos Katrougalos ha detto che Atene non vuole "un'altra Libia" in Sud America. Per questo, seguendo la linea del governo Tsipras, è necessario che l'Ue assuma "un ruolo di mediazione" per "non farsi trascinare dalle iniziative di altre grandi potenze".

Nello Stivale i pentastellati, con i senatori M5S della Commissione Affari Esteri, accolgono questa linea ed hanno espresso "soddisfazione per la decisione della Grecia di respingere la logica dell'ultimatum e di proporsi in un ruolo di mediazione con Messico e Uruguay".

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