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Venezuela: Guaidò chiama la popolazione per due nuove manifestazioni. L'Ue chiede segnale a Caracas

28 gen 2019
Juan Guaidò
Juan Guaidò
Il leader dell'opposizione autoproclamatosi presidente ad interim Juan Guaidò ha chiamato la popolazione a due nuove mobilitazioni.
La prima convocata per mercoledì a mezzogiorno: Guaidò ha chiesto ai suoi sostenitori di scendere in piazza per chiedere l'appoggio delle forze armate alle proteste pacifiche. Per il sabato successivo ha annunciato invece dimostrazioni di massa "in ogni angolo del Venezuela e del mondo" ha detto. Quest'ultima protesta di sabato, dichiara il Presidente d'opposizione del Parlamento venezuelano, coinciderebbe con lo scadere dell'ultimatum imposto dall'Ue per obbligare il presidente in carica Nicolas Maduro a indire nuove elezioni. 
Intanto allo schieramento che sostiene Guaidò come legittimo leader del Paese sudamericano si aggiunge anche l?Australia.
Mentre il Cremlino smentisce il coinvolgimento della Russia nella scorta di Maduro e si astiene dal prendere una posizione: “La cosa più importante ora – riferisce il portavoce presidenziale russo - è che i venezuelani risolvano tutti i disaccordi da soli e all'interno del campo costituzionale”.
Torna a sottolineare la difficile situazione il papa, che sul volo di ritorno da Panama ha detto: “Mi terrorizza la violenza, temo uno spargimento di sangue” ed auspica “una soluzione giusta e pacifica” per evitare disordini e violenze.
“Lo status quo non è sostenibile” commentano intanto da Bruxelles, da dove partono richieste di chiari segnali e fanno sapere che i ministri degli Esteri dei 28 "ritorneranno sulla questione giovedì pomeriggio" alla riunione informale di Bucarest.

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