Un terremoto di magnitudo 7.9 squarcia la notte nella zona compresa tra il Sud della Turchia e il Nord della Siria, provocando migliaia di morti. Ipocentro a 25 km di profondità ed epicentro nella provincia turca di Gaziantep. Dopo pochi minuti una forte replica di magnitudo 6.7. La terra trema così tanto che le vibrazioni vengono percepite anche in Libano e a Cipro. Le vittime accertate per ora sono oltre 2.500. Ma si teme che il bilancio finale possa arrivare fino a 10mila, secondo le stime dell'Usgs, il sito americano sul monitoraggio sismico, che assegna al terremoto della notte scorsa il rischio “rosso”. Migliaia i feriti. Impossibile al momento avere i numeri per alcune zone del confine con la Siria, mentre i danni sono ingenti e moltissime persone sono ancora sotto le macerie.
Lo sciame sismico intanto non si ferma: nella tarda mattinata di oggi un'altra forte scossa di magnitudo 7.5 ha colpito il Sudest della Turchia, facendo crollare un grattacielo in diretta tv a Diyarbakir e scatenando il panico tra i soccorritori al lavoro per salvare i sopravvissuti del terremoto precedente. Almeno 120 le scosse si assestamento.
Centinaia gli edifici distrutti: crollata la Chiesa dell'Annunciazione di Iskenderun del 19esimo secolo. Il castello di Gaziantep, di epoca romana, è un cumulo di macerie. Il governo turco fa sapere in una nota che "finora è giunta la segnalazione di un totale di 2.824 edifici crollati"
“Il più grande disastro nel Paese dal 1939”, afferma il presidente turco Erdogan, alludendo al terremoto che provocò la morte di 33mila persone 84 anni fa. Rientrata l'allerta diramata dalla Protezione Civile italiana per un possibile maremoto, mentre sono partiti i primi team di soccorso dell'Unione europea. Dagli Usa alla Gran Bretagna all'Italia, sono tanti i Paesi che offrono il loro aiuto.
Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, ha indirizzato al Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Turchia un accorato messaggio di cordoglio. “Dinnanzi a una calamità di forza inaudita, - riporta il Messaggio del Segretario di Stato- il nostro pensiero va alle tante famiglie private dei propri cari, al lavoro di chi sta cercando di salvare vite umane e a coloro che dovranno farsi carico della ricostruzione”.