Un anno fa le valutazioni tecniche del comitato incaricato, nel 2016 la riforma delle pensioni. Una proposta complessiva sul sistema previdenziale dovrà essere presentata dal Governo entro il 30 settembre. Obiettivo: garantire una maggiore autonomia e autosufficienza dei fondi pensione, visto che l'attuale sistema non potrà garantire un futuro sostenibile. Il rapporto tra lavoratori e pensionati, che si sta livellando in 2 a 1, potrebbe mettere a rischio nel giro di qualche lustro la cosiddetta riserva tecnica; l'intervento diventa una priorità dell'anno in corso. Dopo quello tecnico, già da questo mese sarà aperto un tavolo di lavoro in termini politici e sociali. “Salvaguardare il presente per garantire il futuro” la parola d'ordine dei sindacati, che da anni rivendicano la necessità della riforma di un sistema anacronistico, da calibrare sull'attuale compagine del lavoro. Alla politica si chiederà di trovare l' equilibrio possibile tra la necessità di tenuta e stabilità perché “certe riforme vanno fatte senza aggravare lo stato di crisi”, e la lista degli obiettivi messi in fila: rendere il sistema più stabile , assicurare le tutele previdenziali e salvaguardare interessi generali ed i valori di solidarietà che ispirano il sistema di sicurezza sociale sammarinese, distribuire equamente gli oneri previsti sulle diverse fasce di età, affinché non gravino in particolare solo sulle giovani generazioni. Riassumendo: preservare lo strumento pensionistico per colore che ne stanno usufruendo, fare in modo che i lavoratori di oggi possano averne garanzia un domani. Sul come il confronto è aperto, sul quando la data è fissata. I tempi stringono, i conti anche
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