Era il 1943; ad appena 3 giorni dalla sfiducia del Gran Consiglio, a Roma - e le dimissioni di Benito Mussolini -, sul Titano si tenne un grande comizio popolare, e venne sciolto il Partito Fascista Sammarinese.
Inevitabili, a quel punto, le elezioni anticipate, che si tennero a stretto giro, il 5 settembre; consentendo dunque al Paese di voltare pagina, riappropriandosi dei propri valori fondanti: la Libertà e la Democrazia. Beni da custodire gelosamente.
Con questo spirito, anche oggi, è stata celebrata la ricorrenza, sul Pianello; con i consueti toni sobri. Il corteo reggenziale, aperto da due guardie di rocca in alta uniforme; poi i rappresentanti delle massime istituzioni militari e civili della Repubblica; tra loro membri del Governo, e Capitani di Castello.
Momento centrale della cerimonia la deposizione di una corona d'alloro ai piedi della Statua della Libertà, con l'omaggio silenzioso dei Capitani Reggenti Nicola Selva e Michele Muratori.
Al termine della commemorazione alcuni consiglieri, ma anche comuni cittadini e turisti, hanno intonato le note di Bella Ciao.