L'incarico di Paolo Rondelli scade il 18 gennaio. Un triennio che, per legge, può essere riconfermato per un massimo di 3 volte, oppure no. Nel caso di Rondelli l'Esecutivo sembra intenzionato a procedere con una sostituzione. Oggi 35 dipendenti degli Istituti Culturali hanno scritto ai Capitani Reggenti, al Segretario per la Cultura Podeschi e al Congresso di Stato, per chiedere di mantenere Rondelli al suo posto [LEGGI LA LETTERA]. Incontestabili, scrivono, i risultati che ha raggiunto sia sul piano quantitativo che qualitativo, in un momento particolarmente difficile. Sono aumentati gli incassi dei musei e nel teatro, a fronte di un abbattimento del 20% dei costi dell'intera unità organizzativa. Rondelli, prosegue la lettera, ha portato a regime un ufficio che è un caso unico nella nostra realtà: l'accorpamento in un solo Ente e con un unico Direttore, di biblioteca, musei, archivio e attività sociali e culturali, reggendo gli oneri di 4 direzioni. Inoltre, sottolineano, ha raggiunto tutti gli obiettivi indicati nel suo contratto, facendo funzionare in modo brillante ed efficace una struttura nuova, valorizzando le risorse del nostro patrimonio culturale con la promozione di eventi trasversali e multidisciplinari. Nella lettera c'è anche la preoccupazione per i contraccolpi economici e organizzativi che potrebbero derivare dalla discontinuità dirigenziale. Ora che si iniziavano a raccogliere i primi frutti di un lavoro triennale, scrivono, ci ritroveremmo ad affrontare una sorta di nuovo inizio. Continuiamo a chiederci, concludono i 35 firmatari, come sia possibile in questo momento individuare una figura che meglio di Rondelli possa ricoprire la dirigenza di un ufficio così complesso come gli Istituti Culturali, mantenendo questi livelli di operatività. Podeschi non commenta. Certo è che nel 2018 dovrà mettere mano anche a un'altra sostituzione perché scade un incarico di primo piano: quello del direttore dell'azienda di stato per i servizi Emanuele Valli. Nominato nella primavera del 2006, Valli ricopre questo ruolo da oltre 3 mandati. Il 30 aprile, dopo 12 anni alla guida dell'Aass, sarà costretto a lasciare.
Sonia Tura
Sonia Tura
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