Confronto, condivisione; parrebbe questa la strada imboccata con decisione dalla Segreteria Territorio, per fronteggiare l'emergenza abitativa: tema sentitissimo a livello sociale, con riflessi su una pluralità di dossier. Da qui un percorso a tappe forzate per concretizzare quanto prima una normativa che dia le tanto attese risposte. Si era iniziato con un confronto sulle linee guida insieme ai rappresentanti di tutto l'arco consiliare. Poi il coinvolgimento di sindacati ed associazioni datoriali, raccogliendo i relativi feedback.
Oggi, infine - dopo la conferenza stampa delle forze governative -, proprio a Via Delle Scalette il Segretario Ciacci ha incontrato nuovamente i vertici della Maggioranza, illustrando la bozza del PdL. “Positivo – fa sapere il capogruppo DC Massimo Andrea Ugolini – l'esito” del confronto; “spirito costruttivo”. E ciò in attesa di un passaggio finale che coinvolga tutti i componenti dei gruppi che sostengono l'Esecutivo. Un plauso al metodo di Matteo Ciacci anche da parte del Segretario PSD Luca Lazzari; “è stato individuato un problema importante al quale si vuole dare una risposta organica”.
Invita poi a tenere il “ragionamento aperto” sulla questione abitativa, sottolineando come occorra al contempo “incrementare l'offerta del mercato delle locazioni e delle compravendite ingaggiando anche i costruttori”. Chiara comunque la volontà di procedere speditamente al deposito del testo. Seppure l'esatta tempistica resti da definire. Forse gli ultimissimi giorni dell'anno. O al più tardi – pare – i primi di gennaio; quando entrerà nel vivo anche il confronto sulla Legge Sviluppo.
Interroga il Paese, del resto, il tema casa; con la necessità di un'azione urgente e di ampio respiro. Nel futuro PdL, stando a quanto emerge; una moltitudine di linee d'azione. A partire dalla revisione della legge sul mutuo prima casa, con un aumento del contributo dello Stato e la reintroduzione della garanzia pubblica per situazioni specifiche. Cruciali anche le misure per contrastare il “caro affitti”; così come quelle focalizzate sull'incremento dell'offerta di abitazioni, con attenzione particolare alle fasce più deboli. E poi bonus ristrutturazioni, e un aggiornamento della normativa sulle residenze atipiche, innalzando i requisiti reddituali e patrimoniali.