E’ un nervo sempre scoperto, quello della trasformazione dell’Azienda di Stato per i Servizi Pubblici. Una legge dello Stato, adottata dal Consiglio Grande e Generale nel novembre del 2001, ne fissava il percorso verso un nuovo assetto societario, da Azienda Autonoma in Società per Azioni. Un passaggio per ricercare una forma di gestione più vicina a quella di carattere manageriale, pur mantenendo, nelle mani dello Stato, il controllo della proprietà, del pacchetto azionario. L’ultimo scontro, in ordine di tempo. Lo si è registrato nei giorni scorsi, con le polemiche sollevate dal segretario confederale della CSDL, Donatella Zanotti, allarmata per l’arrivo in Consiglio Grande e Generale di una legge in prima lettura con la quale si intende dotare l’azienda di un nuovo Consiglio di Amministrazione, in sostituzione dello scaduto Comitato Tecnico di Amministrazione. “Preoccupazioni ingiustificate – aveva replicato il Segretario di Stato per i rapporti con l’Azienda, Giovanni Lonfernini. La legge in questione – aveva spiegato – ha un carattere squisitamente tecnico e nessuna influenza avrà sulla gestione del personale o sulle tariffe praticate. Un semplice passaggio, quindi, per dotare l’Azienda di un adeguato organo di gestione, dopo che il CTA istituito 4 anni fa, è oramai scaduto e non in grado garantire una conduzione al di fuori dell’ordinaria amministrazione. Lonfernini non solo rassicura ma definisce strumentali e demagogiche le affermazioni della Zanotti per la quale il governo sta procedendo ad un blitz inaccettabile. 244 dipendenti, un bilancio solido che chiude con utile da diversi esercizi, l’Azienda è considerata un fiore all’occhiello del settore pubblico. Il suo peso sul sociale è particolarmente marcato, considerati gli effetti sul potere d’acquisto delle famiglie causati dall’andamento delle tariffe di luce, gas, acqua, trasporti, igiene urbana e gli altri servizi gestiti dall’AASS. Dopo un lungo dibattito che ha coinvolto i lavoratori, le organizzazioni sindacali hanno fatto pressione sull’esecutivo che, al momento, si è preso una pausa di riflessione sul futuro dell’Azienda e sul suo assetto giuridico, impegnandosi al coinvolgimento dei sindacati. Intanto però – spiega Lonfernini – l’azienda deve funzionare al meglio e la dotazione di un nuovo Consiglio di Amministrazione è cosa assolutamente dovuta e necessaria”. E venerdì prossimo governo e sindacati si incontreranno per discutere proprio del futuro dell’Azienda. Appuntamento fissato a mezzogiorno
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