Le acque della maggioranza appaiono meno agitate dopo la verifica richiesta da Alleanza Popolare per valutare i punti di criticità e decidere il da farsi. Nel confronto, che non ha mancato di registrare anche toni aspri, ci si è concentrati molto sui contenuti del programma di governo, sui metodi da adottare per raggiungere i risultati prefissati, sulla tenuta della coalizione, sulla condivisione del progetto. Tutti concordi sulla conferma della coalizione e sul rilancio dell’azione del Governo, segnata dal programma adottato. Nessun tentennamento, a quanto pare, anche se ci sono questioni di metodo che vanno affrontate. Serve un maggior coordinamento fra il Congresso di Stato e i gruppi consiliari, gli organi interni dei partiti di maggioranza. Scelte insomma più condivise, ragionate, metabolizzate. Basta con le sorprese ma soprattutto basta con le imboscate in aula consiliare.
Gli scivoloni della scorsa settimana non sono piaciuti a nessuno. I tre alleati si sono trovati d’accordo su un altro aspetto: prima di parlare di allargamento della maggioranza, tema ricorrente da qualche settimana, si consolidi questa coalizione, si lavori per la sua coesione, si portino avanti i progetti già concordati. Il parlamentino dei Socialisti e Democratici si è pronunciato a favore, rilancia l’alleanza e impegna i propri dirigenti ad adoperarsi per proseguire con convinzione nel percorso intrapreso, guardando lontano, alla scadenza elettorale del 2011. Convinta anche Sinistra Unita, che nella riunione del suo gruppo dirigente ha esaminato l’esito della verifica e rimarcato il sostegno convinto a questa coalizione. "Teniamo fede al programma di governo - esorta Roberto Tamagnini – manteniamo in primo piano l’interesse pubblico. Per cambiare la politica – aggiunge – l’unico modo è portare avanti le grandi trasformazioni avviate". Ora il nodo è nelle mani dell'assemblea di Alleanza Popolare. Dai giovani di AP l’apprezzamento per il lavoro svolto dall’esecutivo e l’auspicio di un superamento delle difficoltà, con l’invito a lasciare nel passato le commistioni fra interessi privati e politiche pubbliche, ad allentare la tensione politica, che – scrivono – blocca ogni possibilità riformatrice, e non perseverare in logoranti e continue mediazioni su questioni che non corrispondono all’interesse collettivo.
Gli scivoloni della scorsa settimana non sono piaciuti a nessuno. I tre alleati si sono trovati d’accordo su un altro aspetto: prima di parlare di allargamento della maggioranza, tema ricorrente da qualche settimana, si consolidi questa coalizione, si lavori per la sua coesione, si portino avanti i progetti già concordati. Il parlamentino dei Socialisti e Democratici si è pronunciato a favore, rilancia l’alleanza e impegna i propri dirigenti ad adoperarsi per proseguire con convinzione nel percorso intrapreso, guardando lontano, alla scadenza elettorale del 2011. Convinta anche Sinistra Unita, che nella riunione del suo gruppo dirigente ha esaminato l’esito della verifica e rimarcato il sostegno convinto a questa coalizione. "Teniamo fede al programma di governo - esorta Roberto Tamagnini – manteniamo in primo piano l’interesse pubblico. Per cambiare la politica – aggiunge – l’unico modo è portare avanti le grandi trasformazioni avviate". Ora il nodo è nelle mani dell'assemblea di Alleanza Popolare. Dai giovani di AP l’apprezzamento per il lavoro svolto dall’esecutivo e l’auspicio di un superamento delle difficoltà, con l’invito a lasciare nel passato le commistioni fra interessi privati e politiche pubbliche, ad allentare la tensione politica, che – scrivono – blocca ogni possibilità riformatrice, e non perseverare in logoranti e continue mediazioni su questioni che non corrispondono all’interesse collettivo.
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