L'antefatto: la giornalista Francesca Biliotti cerca di intervistare il Presidente di Banca Centrale. Francesco Confuorti lo allontana. Poi s'impossessa del microfono.
Il resto è ormai noto. Lo raccontano le nostre immagini e le telecamere Rai. Alla richiesta di un commento poteva rispondere “no, grazie”. Confuorti è andato oltre. E la politica si sdegna. Da Adesso.sm piena solidarietà alla troupe di RTV “aggredita – scrive la coalizione - in modo improprio e assolutamente ingiustificato”. Stigmatizza anche il Segretario alle Finanze. “Il lavoro dei giornalisti – dice Simone Celli - va rispettato sempre e comunque. C'è modo e modo per rifiutare un'intervista”. “Episodio deprecabile” per il Segretario all'informazione. “Non è così che ci si deve rivolgere ad una troupe televisiva e più in generale a chi sta svolgendo il proprio lavoro. Ingiustificabile il gesto nei confronti della Tv di Stato considerando anche il luogo, il Meeting, con cui San Marino collabora come partner”. Per Marco Podeschi sarebbero opportune le scuse. Condanna anche dal Segretario Andrea Zafferani che, come Presidente dell'Eras, suggerisce anche un ragionamento sulla tutela del giornalista. Confuorti non ricopre ruoli istituzionali ma al Partito Socialista non è sfuggito l'abbraccio fraterno con Grais. Amicizia che preoccupa Rete più dell'arroganza in sé. “Chiediamo da tempo – ricorda il movimento - l'esclusione di conflitti di interesse”. Atto sconsiderato – rincara la dose Pedini Amati – considerando il contesto. Dispiace anche che ancora una volta il Presidente di Banca Centrale non abbia rilasciato interviste a Rtv. Una vicinanza quella fra il banchiere e Grais che conferma i timori del Pdcs e giustifica ulteriormente – aggiunge Giancarlo Venturini – l'esposto e la commissione d'inchiesta. Siamo allibiti – dice il Psd. “In un paese civile dove la stampa deve essere libera – conclude Nicola Ciavatta - l'emittente di Stato ha pieno diritto di chiedere informazioni”. Bastava – aggiungiamo noi – un semplice “no comment”.
MF
Il resto è ormai noto. Lo raccontano le nostre immagini e le telecamere Rai. Alla richiesta di un commento poteva rispondere “no, grazie”. Confuorti è andato oltre. E la politica si sdegna. Da Adesso.sm piena solidarietà alla troupe di RTV “aggredita – scrive la coalizione - in modo improprio e assolutamente ingiustificato”. Stigmatizza anche il Segretario alle Finanze. “Il lavoro dei giornalisti – dice Simone Celli - va rispettato sempre e comunque. C'è modo e modo per rifiutare un'intervista”. “Episodio deprecabile” per il Segretario all'informazione. “Non è così che ci si deve rivolgere ad una troupe televisiva e più in generale a chi sta svolgendo il proprio lavoro. Ingiustificabile il gesto nei confronti della Tv di Stato considerando anche il luogo, il Meeting, con cui San Marino collabora come partner”. Per Marco Podeschi sarebbero opportune le scuse. Condanna anche dal Segretario Andrea Zafferani che, come Presidente dell'Eras, suggerisce anche un ragionamento sulla tutela del giornalista. Confuorti non ricopre ruoli istituzionali ma al Partito Socialista non è sfuggito l'abbraccio fraterno con Grais. Amicizia che preoccupa Rete più dell'arroganza in sé. “Chiediamo da tempo – ricorda il movimento - l'esclusione di conflitti di interesse”. Atto sconsiderato – rincara la dose Pedini Amati – considerando il contesto. Dispiace anche che ancora una volta il Presidente di Banca Centrale non abbia rilasciato interviste a Rtv. Una vicinanza quella fra il banchiere e Grais che conferma i timori del Pdcs e giustifica ulteriormente – aggiunge Giancarlo Venturini – l'esposto e la commissione d'inchiesta. Siamo allibiti – dice il Psd. “In un paese civile dove la stampa deve essere libera – conclude Nicola Ciavatta - l'emittente di Stato ha pieno diritto di chiedere informazioni”. Bastava – aggiungiamo noi – un semplice “no comment”.
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