Italia ed Europa sono “certamente meno vicini al baratro di tre mesi fa”. E’ il messaggio di speranza che Mario Monti lancia dopo l’ok agli aiuti ad una Grecia che sarà sostanzialmente commissariata da Bruxelles. Una decisione salutata con soddisfazione da Napolitano e che, sostiene il presidente del Consiglio, “toglie i rischi immediati di contagio”, ma deve essere uno stimolo a “guardare alla crescita, senza perdere di vista la necessità di tenere al sicuro i conti”. Il riferimento è al decreto sulle liberalizzazioni, che al Senato in commissione viene modificato da diversi emendamenti, ma anche al decreto sulle semplificazioni fiscali che sarà varato venerdì dal Consiglio dei ministri. Con una promessa: se il governo “non pensa” a condoni e “bisogna ancora aspettare” per la riduzione delle tasse; tuttavia, i proventi della lotta all'evasione fiscale saranno in parte destinati al sostegno dei più poveri. E mentre Napolitano chiede attenzione per i giovani, prosegue il confronto sulla riforma del mercato del lavoro. Sul tema domani Monti vedrà Berlusconi vedrà Berlusconi, e potrebbe preparare un affondo sui tempi. Il ministro Fornero, che ha pubblicato i suoi redditi on line come gli altri ministri, resta fiduciosa in un accordo, dalla Cgil Camusso dice no ai diktat, mentre Marcegaglia, alla vigilia del suo addio alla presidenza di Confindustria, ribadisce la necessità di poter licenziare i fannulloni. Intanto Berlusconi dà la linea al suo partito per le prossime amministrative. Il Pdl presenterà proprie liste e potrà contare, ma solo come 'supporto', sulle liste civiche. E, forte di un nuovo inno, lavora alle riforme: il tema sarà oggetto di un vertice serale a palazzo Grazioli.
Da Roma Francesco Bongarrà
Da Roma Francesco Bongarrà
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