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Alessandro Rossi sostiene l'amico Belluzzi. NPR? "Solo un cartello elettorale"

Nella sede di Libera i due ex compagni di lista ricordano gli sforzi per creare "un soggetto che aggregasse senza veti" ma che una volta al Governo "ha perso la sua spinta propulsiva". E dicono basta alla stagione dei veleni.

di Monica Fabbri
18 feb 2022

Alessandro Rossi – uomo di sinistra e amico - ha condiviso con Iro Belluzzi il percorso in NPR, ed oggi gli è vicino in quella che definisce una scelta difficile e coraggiosa: “Belluzzi poteva provocare uno scontro populista per massimizzare il consenso, fondare un nuovo partito, entrare nel gruppo misto pretendendo un posto al Governo, ma ha fatto un'altra scelta. Le persone per bene vanno difese e sostenute”. Non lesina poi critiche alla lista dalla quale ha preso le distanze nel 2020, in contrasto con la decisione di accendere un debito estero con una società con sede legale nel Delaware.

I motivi delle dimissioni in una lettera, a cui però non seguì – racconta - una convocazione ufficiale. C'è amarezza: “Oggi si può dire che il nostro percorso in NPR è concluso, nonostante gli sforzi per creare un soggetto che aggregasse senza veti rispetto al pensiero conservatore. Dopo l'ingresso nel Governo – afferma – NPR ha perso la sua spinta propulsiva, non ha coinvolto nelle decisioni la base, ha dimostrato di essere solo un cartello elettorale per avere una posizione di potere”.

Pensiero condiviso da Belluzzi che dice no ad una politica fatta di scontri e attacchi personali e invita al dialogo, per costruire da persone libere, ascoltando le istanze del paese. Anche Rossi dice basta alla stagione dei veleni, “ bisogna ritrovare un percorso di riappacificazione, e pensare al futuro comune di tutta la Repubblica, perché non sarà un futuro facile per nessuno”.

Alessandro Rossi, entrato in Consiglio nel 98, è da tempo lontano dai riflettori. Parla di decadenza, violenza e degrado, ma ancora ci crede, non ha perso la passione. Un ritorno, il suo, alla politica attiva? “Ci credo ancora nella possibilità di cambiare le cose, di migliorare. Credo in un potere che possa diventare buono, più accogliente e capace di dare risposte positive ai cittadini. Non so cosa succederà della mia esperienza professionale, quello che volevo era testimoniare un'amicizia e affermare che il tentativo fatto con Npr era positivo ma che purtroppo altre dinamiche e poteri, esterni forse alla stessa NPR, hanno prodotto una disfatta politica per quell'aggregato elettorale”.





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