Si parte dal presente, dal gioco delle alleanze. Arriva il no secco – e non stupisce – al neonato Ps. E un altro no: all’Upr. La base non vuole l’Unione per la Repubblica nella lista della Dc. E non c’è neppure spazio per una loro lista autonoma. "Ma - dice Marco Gatti - non poniamo nessun veto nell'ambito della formazione delle altre liste in coalizione con noi". Guarda poi al progetto politico. Nulla da inventare: la strada futura è già stata tracciata. Ci sono certezze nate da condivisioni comuni, come l’allegato z. In cima alla lista delle cose da fare troviamo Riforma Tributaria e rilancio economico. Si vuole valorizzare il territorio e mettere in discussione il Piano Regolatore. Servono, insomma, nuove regole. Gatti parla chiaro: “non significa fare nuovi appartamenti, ce ne sono già troppi. Dobbiamo pensare alla qualità della vita”. La fase è delicata, c’è chi teme un forte astensionismo. Il Segretario Dc lancia un appello alla responsabilità. “Che non è solo di chi fa politica. Il cittadino deve essere consapevole che con il suo voto può determinare le scelte. Se perde questa opportunità viene meno al suo dovere civico.”
Nel servizio l'intervista al Segretario PDCS Marco Gatti.
Monica Fabbri
Nel servizio l'intervista al Segretario PDCS Marco Gatti.
Monica Fabbri
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