Alle amministrative colpisce la sconfitta del Movimento 5 Stelle, che su 1004 comuni chiamati al voto è escluso dai ballottaggi di tutte le maggiori città, compresa quella di Grillo, Genova. L'affluenza ancora in calo, di 7 punti percentuali.
Sarà forse stato l'effetto dei comuni a loro affidati, Roma in testa, dove le giunte a 5Stelle hanno avuto qualche intoppo, fatto sta che il Movimento di Beppe Grillo è stato bastonato, e sui quotidiani il commento era pressoché unanime. Su 1.004 comuni, i Cinquestelle sono esclusi dai ballottaggi di tutte le maggiori città, compresa quella del leader, Genova, dove Grillo si era detto sicuro del successo nonostante la piazza vuota per l'ultimo comizio. Sconfitta “in casa” anche per Renzi però, a Rignano il sindaco uscente Lorenzini, che aveva rotto col padre di Matteo prima e col Pd poi, ha avuto la meglio con una lista civica. Il centrosinistra insomma tiene a fatica, mentre si rafforza il centrodestra, più per merito di Berlusconi che di Salvini. A Palermo Leoluca Orlando, centrosinistra, si impone per la quinta volta.
A Lampedusa non ce la fa la sindaca dell'accoglienza Giusi Nicolini, premiata dall'Unesco per la pace, ma non dai cittadini, che la fanno finire solo terza. A L'Aquila alla seconda tornata vanno Americo Di Benedetto (centrosinistra) e Pierluigi Biondi (centrodestra). Il neosindaco dovrà proseguire il difficile lavoro per la ricostruzione, a ben 8 anni dal sisma. A Parma si riafferma l'ex pentastellato e sindaco uscente Federico Pizzarotti, ora alla guida di “Effetto Parma”. Nella città addirittura i Cinquestelle non arrivano neanche al 5%.
“E' una battuta d'arresto per loro – è il commento di Andrea Orlando, ministro della Giustizia – molto legata alle difficoltà della classe dirigente a livello locale. Ma non darei per morto il movimento, né trarrei conseguenze eccessive. Il centrosinistra – conclude – vince o comunque è competitivo solo quando è largo, plurale e sa raccogliere esperienze di carattere civico”.
Francesca Biliotti
Sarà forse stato l'effetto dei comuni a loro affidati, Roma in testa, dove le giunte a 5Stelle hanno avuto qualche intoppo, fatto sta che il Movimento di Beppe Grillo è stato bastonato, e sui quotidiani il commento era pressoché unanime. Su 1.004 comuni, i Cinquestelle sono esclusi dai ballottaggi di tutte le maggiori città, compresa quella del leader, Genova, dove Grillo si era detto sicuro del successo nonostante la piazza vuota per l'ultimo comizio. Sconfitta “in casa” anche per Renzi però, a Rignano il sindaco uscente Lorenzini, che aveva rotto col padre di Matteo prima e col Pd poi, ha avuto la meglio con una lista civica. Il centrosinistra insomma tiene a fatica, mentre si rafforza il centrodestra, più per merito di Berlusconi che di Salvini. A Palermo Leoluca Orlando, centrosinistra, si impone per la quinta volta.
A Lampedusa non ce la fa la sindaca dell'accoglienza Giusi Nicolini, premiata dall'Unesco per la pace, ma non dai cittadini, che la fanno finire solo terza. A L'Aquila alla seconda tornata vanno Americo Di Benedetto (centrosinistra) e Pierluigi Biondi (centrodestra). Il neosindaco dovrà proseguire il difficile lavoro per la ricostruzione, a ben 8 anni dal sisma. A Parma si riafferma l'ex pentastellato e sindaco uscente Federico Pizzarotti, ora alla guida di “Effetto Parma”. Nella città addirittura i Cinquestelle non arrivano neanche al 5%.
“E' una battuta d'arresto per loro – è il commento di Andrea Orlando, ministro della Giustizia – molto legata alle difficoltà della classe dirigente a livello locale. Ma non darei per morto il movimento, né trarrei conseguenze eccessive. Il centrosinistra – conclude – vince o comunque è competitivo solo quando è largo, plurale e sa raccogliere esperienze di carattere civico”.
Francesca Biliotti
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