Accordo Ecofin e accordo di cooperazione con l’Italia al centro dell’incontro pubblico organizzato da Alleanza Nazionale Sammarinese. Due temi caldi di politica estera da approfondire, concedendo spazio anche ad una più ampia riflessione sul futuro europeo del Paese. Vittorio Pellandra invita le istituzioni ad adoperarsi affinché San Marino entri nell’Unione Europea. Un passo fondamentale - secondo il Presidente di AN - per garantire un futuro ai nostri figli. La parola poi a Leo Marino Benedettini, rappresentante del settore commercio, che sulla scia di Pellandra, manifesta la necessità di guardare verso l’Europa per stare al passo coi tempi ed evitare problemi burocratici che si presentano nell’operare fuori territorio. Dal Consigliere Glauco Sansovini, un’analisi politica. “Certo che si deve entrare in Europa - ha detto - il solo accordo di cooperazione con l’Italia non basta per risollevare le sorti del Paese, anche perché l’atto appare dettato dall’Italia e non il frutto di una trattativa a due. Concorde Giancarlo Ghironzi. Il rapporto si presenta completamente sbilanciato - ha detto - doveva invece essere gestito in maniera più oculata da parte sammarinese. E non poteva mancare un accenno all’Accordo Ecofin, illustrato da Marco Gatti. Un trattato che va a toccare la sfera della riservatezza, quindi il segreto bancario. La direttiva mira ad una maggiore trasparenza contro gli illeciti ma al contrario di quanto si possa pensare - osserva - il nostro sistema bancario già la garantisce. Qualora l’accordo venisse firmato San Marino perderebbe competitività. Voce fuori dal coro, quella di Enzo Donald Mularoni che, in qualità di imprenditore, dice sì ad un allargamento fuori confine, ma al contempo crede fermamente nell’importanza per il Paese di mantenere inalterate le proprie caratteristiche. Si può progredire - ha dichiarato - ma senza omologarsi, pena la rinuncia di una grossa fetta dei nostri attuali privilegi.
Riproduzione riservata ©