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AP illustra il sondaggio pre-elettorale

13 feb 2006
AP illustra il sondaggio pre-elettorale
Ad un anno di distanza dall’ultimo sondaggio commissionato, che bocciava l’operato del Governo straordinario, Alleanza Popolare mostra estrema soddisfazione per i risultati dell’ultima indagine, condotta sempre dalla SWG di Trieste, su un campione di 600 residenti in territorio. Le interviste telefoniche sono state effettuate dal 9 al 13 gennaio scorso, fuori dall’orario lavorativo. Subito un giudizio negativo sul Governo: il voto medio ricavato è sotto la sufficienza, e per il 64% degli interpellati la qualità della vita a San Marino è peggiorata negli ultimi anni. Il voto più basso è per la salvaguardia del territorio, mentre un 5 e mezzo lo prendono solo temi come la politica per la famiglia e la politica estera. Ma è sulle intenzioni di voto che Ap concentra i propri entusiasmi: la previsione per Alleanza Popolare è di un netto miglioramento, col 14% del voto, che equivarrebbe a 9 seggi, sui 5 attuali. In aumento anche Alleanza Nazionale, col 7%, e Sinistra Unita e Rifondazione comunista, col 9%. Calo per la Dc, 31,5%, e soprattutto per il Psd, con un 26,5% che equivarrebbe a 16 seggi. Alla domanda “a chi non darebbe mai il proprio voto?”, il 40,9% dei sammarinesi interpellati esclude a priori Sinistra Unita e Rifondazione. Solo il 25,6% esclude invece di votare per Ap: “Significa che abbiamo ancora ampi margini di crescita”, commenta Tito Masi, mentre il presidente Valeria Ciavatta non nega che, se il sondaggio si traducesse in voti concreti, “Ap ci metterebbe la firma. Certo – aggiunge – queste sono solo stime, e manca il voto dei residenti all’estero che, come sappiamo, incide parecchio. Ma ci confortano i giudizi lusinghieri espressi sul nostro partito, e la bocciatura riservata a quelli di governo. Significa che i sammarinesi mostrano voglia di cambiare, e che non sarà un cambiamento di poco conto”.

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