Il nuovo Esecutivo a quattro, hanno detto, non ha fatto nulla, ad eccezione della legge di bilancio e non ha fatto nulla, hanno sottolineato, per colpa del PSD che dopo il pareggio consiliare di gennaio ha infilato la maggioranza in un tunnel di litigi e contrasti per poi scoprire che accanto ai contatti con alcuni partiti di opposizione c’era, secondo Alleanza Popolare, la volontà unilaterale di allargare la maggioranza a soggetti non graditi ad AP e a SU. Tutto questo, hanno detto, per presentare dopo due mesi e mezzo una legge obiettivo che stravolgeva completamente il programma di Governo.
“Abbiamo verificato - commenta il coordinatore di AP Mario Venturini - che la scelta di ritirare la delegazione dal Governo ed aprire la crisi, ha incontrato il favore della nostra base che, casomai, ci ha detto che abbiamo aspettato anche troppo”.
Le domande del pubblico erano soprattutto rivolte al futuro. E qualche prospettiva Venturini l’ha data.
“Da una parte - ha detto - rompiamo una maggioranza. E’ evidente che, anche in virtù della nuova legge elettorale, ci sono molte probabilità di negoziare con l’opposizione per un futuro insieme. Dietro l’angolo non c’è alcun Governo fatto. Le elezioni sono la strada maestra per superare l’instabilità ma non dipendono da noi: i nostri voti sono solo 7”.
“Abbiamo verificato - commenta il coordinatore di AP Mario Venturini - che la scelta di ritirare la delegazione dal Governo ed aprire la crisi, ha incontrato il favore della nostra base che, casomai, ci ha detto che abbiamo aspettato anche troppo”.
Le domande del pubblico erano soprattutto rivolte al futuro. E qualche prospettiva Venturini l’ha data.
“Da una parte - ha detto - rompiamo una maggioranza. E’ evidente che, anche in virtù della nuova legge elettorale, ci sono molte probabilità di negoziare con l’opposizione per un futuro insieme. Dietro l’angolo non c’è alcun Governo fatto. Le elezioni sono la strada maestra per superare l’instabilità ma non dipendono da noi: i nostri voti sono solo 7”.
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