Si apre una stagione di cambiamenti per la pubblica amministrazione, guardando alla sfida europea. Per la Segreteria agli Interni, spiega il segretario Andrea Belluzzi, il 2025 è iniziato in anticipo. Da tempo il dicastero è al lavoro per una serie di novità.
Nei primi cinque mesi di mandato, spiega Belluzzi, "abbiamo dato continuità alle iniziative della Funzione pubblica". C'è poi "l'approccio condiviso con il collega alle Finanze sul dividere il bilancio dagli aspetti normativi. Quindi questo ci ha permesso di portarlo a casa in tempi rapidi e di dare al Consiglio Grande e Generale il modo di confrontarsi".
Tra i temi più discussi, sul fronte politico, l'aumento a 10 dei dipartimenti. Belluzzi difende la scelta che ha lo scopo, sottolinea, di dare a ogni Segreteria una struttura per operare in “modo adeguato”, anche verso l'estero. La misura, garantisce, non avrà impatto né sulle dimensioni della Pa né sui costi visto che, tra le altre cose, viene utilizzata la mobilità interna. “Ragioniamo come se l'Accordo di associazione fosse già operativo”, aggiunge poi il segretario agli Interni, dati i cambiamenti in arrivo per il settore pubblico. Belluzzi ricorda le ultime novità normative: il deposito del progetto di legge per avviare la Commissione consiliare per le riforme istituzionali. E quello sulla cittadinanza approvato dal Congresso che, tra le novità, prevede l’eliminazione dell’obbligo di rinuncia alla cittadinanza di origine: al Consiglio spetterà l'approvazione definitiva.
Altro tema "importante": l'Icee. "Anziché fare una ratifica", spiega Belluzzi, è stata data "dignità al Consiglio" con la discussione in prima lettura e la possibilità di trattarlo in Commissione. Tra i futuri cambiamenti anche la creazione di una public company per i servizi informatici e l'istituzione di un ente di statistica in grado di dialogare con Istat ed Eurostat.
Nel servizio l'intervista ad Andrea Belluzzi (segretario di Stato Interni)