E’ fortemente critica Alleanza Popolare verso la soluzione di governo adottata dal partito incaricato e non usa mezzi termini. Per Tito Masi è un colpo di mano. Il coordinatore, Mario Venturini, si limita a definire stupefacente la scelta adottata e parla di un comportamento delirante del Psd, completamente schizofrenico, a suo parere. Roberto Giorgetti, neo capogruppo dopo le dimissioni di Bindi, definisce tutto quanto grottesco. Tina Meloni evidenzia la fragilità di questo governo e rimarca che l’unica strada seria restava quella delle elezioni. “E’ la prima volta - rileva Ap – che nasce un governo senza numeri, senza maggioranza. Subito dopo l’insediamento – sottolinea – saranno 29 i consiglieri di questa maggioranza, contro i 29 dell’opposizione. Che stabilità può garantire, che provvedimenti varare?”. Per Masi è un gesto di arroganza, “qualcuno – dichiara – è uscito di senno, mi auguro che nei prossimi giorni ci sia un ravvedimento”. Il riferimento è indirizzato verso Sinistra Unita. Ap si dice stupita delle sua decisione di partecipare a questa coalizione a 4: “Non sappiamo bene che cosa li abbia spinti a farlo – dichiarano – confidiamo in un ripensamento”. Alleanza Popolare accusa di incoerenza chi fino a ieri invocava un governo di legislatura, coeso politicamente e nei numeri, e oggi ne vara uno esattamente all’opposto. E’ severo il suo giudizio su un governo che sta per formarsi e che ritiene non credibile. “E’ uno spropositato attaccamento alle poltrone – tuonano i vertici di Ap – al potere. Non abbiamo nulla di cui rammaricarci – aggiungono – per aver provocato la crisi. E poi – concludono – hanno accusato noi di essere degli irresponsabili”.
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