Alleanza popolare boccia la scelta del governo di distribuire a pioggia, e non in base ai risultati raggiunti, il compenso di risultato ai dirigenti della Pubblica amministrazione. La decisione, scrive Ap, non ci soddisfa perchè non riconosce affatto il merito e non tiene conto delle valutazioni che il Consiglio di Direzione ha eseguito per supportare le decisioni dell'esecutivo con elementi oggettivi Secondo la riforma della Pa, ricorda la nota di Ap, la retribuzione dirigenziale tiene conto della complessità dell'ufficio diretto e dei risultati conseguiti dal dirigente. Vale a dire nessuna indennità e trattamento ad personam. Ma il governo e' andato in un'altra direzione e ha disposto di erogare il compenso di risultato a pioggia, senza tenere conto del fatto che qualcuno ha effettivamente raggiunto i risultati e qualcun altro no. Così, sottolinea Ap, chi ha realizzato gli obiettivi prestabiliti e migliorato la propria performance ha avuto lo stesso riconoscimento di chi non ha fatto bene. In un momento in cui i cittadini e il Paese vivono difficoltà economiche e occupazionali, rimarca la nota, erogazioni a pioggia, seppure di importo contenuto, non possono essere tollerate. Alleanza popolare anticipa che non intende avvallare decisioni che tolgono forza alle direttive per il miglioramento della Pa, che rispondono a logiche superate, che portano a vanificare le norme della riforma legate all'ammodernamento e alla responsabilità. La scelta, commenta il segretario della dc , è del governo, di cui fa parte anche Alleanza Popolare. Anche Marco Gatti ritiene che sarebbe stato più opportuno distribuirli a chi ha fatto bene ma sottolinea che, nel 2012, ai dirigenti pubblici sono stati dati da raggiungere obiettivi generici e non specifici. Una scelta diversa, sottolinea, sarebbe stata discrezionale, tanto più che il Consiglio di Direzione aveva proposto al governo di assegnare il 15% della retribuzione di risultato, con la sola eccezione di 3 posizioni. L'Esecutivo ha invece deciso di erogare solo il 10% del compenso previsto. Caso mai, chiede Gatti, se polemica è da fare bisognerebbe chiedersi perchè 3 dirigenti sono stati penalizzati. Soprattutto, rimarca, bisogna precisare che non si tratta di un premio ma di un atto dovuto perchè fa parte della retribuzione stabilita dal nuovo decreto del 2012. Il fatto di non averla erogata è già una decurtazione. Mi aspetto, conclude, che per il 2013 ci si comporti in modo differente dando da subito gli obiettivi che ogni ufficio deve raggiungere per stabilire poi, a fine anno, se c'è bisogno o meno di tagliare i compensi.
Sonia Tura
Sonia Tura
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