Il Consiglio ha approvato con 26 sì, 4 no e 9 astenuti la Riforma delle norme relative all'occupazione. Tra le novità introdotte la regolamentazione dell'attività lavorativa per i percettori di pensione di vecchiaia, per i soci e amministratori delle società, per i famigliari, per i minori e anche per i 'caregiver'. Prevista inoltre la concessione del part time ai frontalieri. Rinviate ad un decreto da emettersi entro il 30 giugno 2023 le regole – e quindi la durata massima – dei contratti a tempo determinato; del lavoro interinale e dei distacchi. Rinvii che, unitamente al dissenso sull'uscita dalla commissione lavoro dei componenti di nomina partitica, sono alla base del voto contrario espresso dalle opposizioni. Secondo le quali il pdl non può chiamarsi riforma e in realtà non è neppure un testo unico di riferimento, considerando i numerosi rimandi a decreti.
Il Segretario di Stato al Lavoro Lonfernini, sostenuto dall'intera maggioranza, ha difeso la scelta di rinviare ad un tavolo tripartito alcune scelte, così da evitare tensioni sociali in un momento come questo. Preannunciato già a dicembre un incontro con le parti sociali per trovare una sintesi e completare quello che Lonfernini ha definito “un percorso riformatore”, già cominciato con precedenti decreti in materia.