29 favorevoli e 19 contrari. Il Consiglio, coi voti della maggioranza, ha dato il via libera all'Assestamento di Bilancio forse più 'tormentato' di sempre, dopo un lunghissimo braccio di ferro con l'opposizione, risolto grazie ad un accordo in extremis che ha differito al 31 marzo, verosimilmente dopo la conclusione dell'Accordo di Associazione con l'Unione Europea, gli effetti delle residenze fiscali non domiciliate. Non solo: potrà beneficiare della misura solo chi risiede temporaneamente in alberghi a cinque stelle o superiori, che a San Marino non ci sono. Chi ha vinto? Chi ha perso? Le narrazioni di maggioranza e opposizione restano distanti e in entrambi gli schieramenti convivono le analisi più 'radicali' dei falchi e quelle più 'moderate' delle colombe. Nelle dichiarazioni di voto Giovanni Maria Zonzini, di Rete, il primo a parlare. “Si perpetua – ha detto - il grave dissesto delle finanze pubbliche. Le spese superano di circa 60 milioni le entrate. La maggioranza ha fatto interventi solo a favore delle fasce più ricche detassando i detentori dei trust e niente contro il recupero dell'evasione contributiva”.
Matteo Rossi ha anticipato il voto favorevole del gruppo di Npr ed espresso apprezzamento per il lavoro di mediazione sulle 'residenze' che ha consentito a maggioranza e opposizione di uscirne dignitosamente. Tra gli aspetti positivi ha ricordato – come quasi tutti, del resto – l'innalzamento degli assegni familiari e anche dei mutui prima casa. Nicola Renzi, capogruppo di Repubblica Futura, ha parlato di ennesima occasione persa e di un Governo che a fine settembre si presenterà alla visita annuale del Fondo Monetario senza una sola riforma portata a casa, eccetto quella delle pensioni che però dovrà essere ritoccata. “E' il momento più difficile dagli anni '50 – ha detto – esortando il Governo a fare qualcosa”. Espresso rammarico per la bocciatura di alcuni emendamenti di RF come quelli sulla Cot, gli amministratori delle società e la solidarietà famigliare. Bene invece l'aumento della scontistica Smac per alcuni beni essenziali. Alessandro Rossi, del Gruppo Misto, ha bocciato l'Assestamento, sui contenuti, sul metodo e sul piano politico sottolineando che l'atteggiamento della maggioranza ha compattato l'opposizione.
Il capogruppo della Democrazia Cristiana Francesco Mussoni ha parlato di una situazione positiva dei numeri e di una azione efficace del Governo che è riuscito ad arrivare ad un avanzo primario di 10 milioni di euro, mentre nel previsionale era previsto un disavanzo di 16. Ha rivendicato anche un ruolo di primo piano nella mediazione che ha sbloccato lo stallo, riconoscendo un ruolo positivo, in opposizione, in particolare a Libera. “Ora – ha detto – scendano in campo le migliori risorse del paese per lavorare sui temi qualificanti di questa e della prossima legislatura a partire dall'Accordo con l'Ue”.
Mirko Dolcini, capogruppo di Domani Motus Liberi, ha espresso soddisfazione per l'accordo che ha consentito di superare una situazione imbarazzante, affermando che tutte le forze di maggioranza hanno avuto un ruolo e non solo la Dc, come invece sostiene l'opposizione. Bene anche la ricognizione complessiva su tutte le tipologia di residenza atipica. Il Segretario di Libera Matteo Ciacci ha intimato a Governo e maggioranza di non reiterare condotte arroganti in vista del Bilancio di fine anno ma a concertare le scelte con l'opposizione. La campagna elettorale è già in atto e la prospettiva – ha dichiarato – si baserà sulle cose da fare. Ha auspicato, inoltre, un salto di qualità della politica, in senso riformista, assicurando che Libera sull'Unione Europea darà il suo contributo.