Ha ripercorso i 16 anni di vita di Alleanza Popolare, Mario Venturini, nella relazione introduttiva dell’assemblea congressuale. Non dunque un indirizzo politico sul quale orientare il dibattito ma una cronistoria appassionata da quel 22 febbraio 1993, quando 43 cittadini formarono il manifesto costitutivo. Una linea politca scomoda quella intrapresa e cioè dell’intransigenza rispetto alla questione morale e della denuncia senza sconti per nessuno. I primi 8 anni di opposizione – ha detto Venturini – “anziché indebolire hanno temprato gli uomini di Ap e stimolato le inziative sempre ispirate alla coerenza e agli interessi collettivi. “Eravamo il grillo parlante della cattiva coscienza di molti”. Ap è andata al governo per la prima volta nel 2001 con i democratici e i socialisti. Un esecutivo di breve durata, poi altri anni di opposizione e il ritorno al governo nel 2006 con il Psd e Sinistra Unita. Ma erano troppi gli elementi di frizione e – ha dichiarato Venturini – dopo due anni ne abbiamo avuto abbastanza. Poi la nascita del patto per san marino e la vittoria delle elezioni nel 2008. “Abbiamo riportato a galla personaggi discutibili del partito alleato? Si è chiesto Venturini. Se il teorema è: “Si è degni quando ci si allea con la sinistra e si è immorali quando lo si fa con la dc, allora non siamo più nel limite di una valutazione razionale”. “Posso dire – ha aggiunto – che non abbiamo la vocazione al martirio di sinistra unita e non vogliamo diventare nè ininfluenti, né marginali”. La Dc? “Con interlocutori diversi dal segretario Valentini le difficoltà sarebbero state maggiori”. Ottimi per Venturini anche i rapporti con tutti gli altri partiti del Patto. Col Psd – ha precisato Venturini – al momento nessun rapporto; il Psr fa dichiarazioni interessanti; coi Ddc c’è tempo per ricucire il dialogo; con Sinistra Unita non ci sono più relazioni. “Il momento è molto critico per il paese e noi – ha affermato Venturini – metteremo a disposizione il patrimonio di reputazione e serietà che abbiamo costruito”. Sui rapporti con l’Italia Venturini è stato netto: “”E’ tempo che il ministro italiano (Tremonti, ndr) spieghi cosa non va, ammesso che ci sia qualcosa che non va. Penso sia il momento di intervenire con fermezza”.
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