Risoluzione pacifica delle dispute internazionali, un nuovo ruolo all'ONU, per una riforma necessaria dopo 6 decenni, miglioramento nella prevenzione dei disastri naturali e nella risposta alle emergenze, mantenimento delle iniziative sullo sviluppo sostenibile e per la prosperità globale e su tutto il metodo: la diplomazia e la mediazione.
A lanciare le priorità è il presidente della 66esima assemblea generale, Nassir Abdulaziz al-Nasser. Linee ribadite nell'incontro privato con il segretario Antonella Mularoni e durante il quale si è anche discusso del ruolo dei piccoli stati all'interno dell'assemblea dei 193. “I piccoli stati oggi giocano un ruolo davvero importante all'interno della grande famiglia delle Nazioni Unite, ma credo che il loro contributo debba ricevere un maggior riconoscimento. Troppo spesso capita – aggiunge Al-Nasser - che le piccole nazioni vengano schiacciate dalle grandi e questo non è giusto. Basti pensare che su 193 paesi, quelli considerati piccoli sono oltre un centinaio. I piccoli stati hanno bisogno di maggiori opportunità e di una rappresentazione più corretta all'interno di tutti gli organismi delle Nazioni Unite”.
Uno stato, un voto; al di là delle dimensioni, per una Organizzazione delle Nazioni Unite che deve essere rivitalizzata per rispondere con efficienza ai problemi del mondo. “Stiamo lavorando insieme ad altri Paesi perché i desideri dei piccoli Stati siano tenuti in considerazione – osserva Antonella Mularoni, al termine dell'incontro. Domani avremo un incontro con il gruppo del G3 (Global Governance Group), piccoli Paesi, che vogliono sia garantito il ruolo primario dell'ONU rispetto a gruppi come il G20 o il G8, che svolgono sicuramente un ruolo importante, ma che non rappresentano tutto il mondo. Noi siamo tanti e se siamo uniti possiamo essere una forza”. Nel video le interviste a Nassir Abdulaziz al-Nasser (Presidente 66esima assemblea generale ONU) e Antonella Mularoni (Segretario di Stato per gli Affari Esteri)
l'inviata Anna Maria Sirotti
A lanciare le priorità è il presidente della 66esima assemblea generale, Nassir Abdulaziz al-Nasser. Linee ribadite nell'incontro privato con il segretario Antonella Mularoni e durante il quale si è anche discusso del ruolo dei piccoli stati all'interno dell'assemblea dei 193. “I piccoli stati oggi giocano un ruolo davvero importante all'interno della grande famiglia delle Nazioni Unite, ma credo che il loro contributo debba ricevere un maggior riconoscimento. Troppo spesso capita – aggiunge Al-Nasser - che le piccole nazioni vengano schiacciate dalle grandi e questo non è giusto. Basti pensare che su 193 paesi, quelli considerati piccoli sono oltre un centinaio. I piccoli stati hanno bisogno di maggiori opportunità e di una rappresentazione più corretta all'interno di tutti gli organismi delle Nazioni Unite”.
Uno stato, un voto; al di là delle dimensioni, per una Organizzazione delle Nazioni Unite che deve essere rivitalizzata per rispondere con efficienza ai problemi del mondo. “Stiamo lavorando insieme ad altri Paesi perché i desideri dei piccoli Stati siano tenuti in considerazione – osserva Antonella Mularoni, al termine dell'incontro. Domani avremo un incontro con il gruppo del G3 (Global Governance Group), piccoli Paesi, che vogliono sia garantito il ruolo primario dell'ONU rispetto a gruppi come il G20 o il G8, che svolgono sicuramente un ruolo importante, ma che non rappresentano tutto il mondo. Noi siamo tanti e se siamo uniti possiamo essere una forza”. Nel video le interviste a Nassir Abdulaziz al-Nasser (Presidente 66esima assemblea generale ONU) e Antonella Mularoni (Segretario di Stato per gli Affari Esteri)
l'inviata Anna Maria Sirotti
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