Mai in precedenza l'approvazione di una variazione di bilancio aveva richiesto tempi così lunghi, con quattro giornate di lavori in aula nella sessione di settembre e due in quella di ottobre. Un muro contro muro conclusosi solo ieri con il sì al pdl da parte di 33 consiglieri di maggioranza e il no di 12 dell'opposizione.
Nelle dichiarazioni di voto la cristallizzazione delle rispettive posizioni, con i partiti di Governo che parlano di un disavanzo da 37 milioni, in linea, anzi inferiore, rispetto al previsionale e misure positive introdotte, come la circolarità dei titoli del debito pubblico, l'aumento del credito agevolato alle imprese.
L'opposizione continua invece a lamentare il tradimento di un patto in ufficio di presidenza, per un pdl asciutto e tecnico, criticando in particolare il blitz di Governo e maggioranza con l'emendamento che eleva da 8 a 11 i dipartimenti della Pa.
Il clima in aula resta dunque all'insegna della forte contrapposizione e si annunciano contrasti anche alla ripresa dei lavori del Consiglio, lunedì mattina, con il comma decreti. 22 quelli in ratifica e su cogenerazione in ambito industriale e atto organizzativo Iss, in particolare, si profila un acceso dibattito.