Lo schema, per le Opposizioni, non è certo mutato nella notturna di ieri. Raffiche di interventi su ogni singolo emendamento, dibattito serrato nel merito, senza concedere nulla all'Esecutivo: accusato di aver voluto una prova di forza. La conseguenza è una estrema dilatazione delle tempistiche. Il nodo, come è noto, è rappresentato dal passaggio sulle residenze fiscali non domiciliate. Sarà una sorta di voto di fiducia al Governo, sostengono esponenti di Minoranza; che non escludono crepe nel fronte opposto e guardano con attenzione ai numeri. Ma difficilmente – visto il trend – tali articoli saranno affrontati in giornata, alla ripresa dei lavori. Ieri notte ci si è fermati ad un emendamento di RETE all'articolo 7, sul tema dei mancati versamenti della quota ISS. Nello stesso ambito anche altre proposte, provenienti però da Repubblica Futura: dall'abolizione del COT – in un qualche modo superata dalle linee guida dell'attuale Segretario di Stato -, ad una definizione delle competenze dei componenti del Consiglio di Previdenza. Diversi gli interventi dell'ex Segretario Ciavatta. Davvero corposo questo Assestamento di Bilancio: una trentina di articoli e decine di emendamenti, anche dell'Esecutivo. Maratona iniziata il mese passato. E visto l'attuale ritmo la sessione in corso potrebbe rivelarsi non sufficiente per evadere il comma. Sempre non si trovi un'intesa; al momento comunque difficilmente ipotizzabile.