Il Des è il principale progetto di attrazione di investimenti esteri del Governo e presentandolo il Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti l'ha definito una piattaforma per un ulteriore rilancio e sviluppo dell'economia del paese, in particolare del settore turistico commerciale. Prima ancora dell'avvio all'iter consigliare ha suscitato un forte dibattito politico che si è trasferito in aula facendo emergere posizioni trasversali ed eterogenee tra gli schieramenti. 30 gli interventi nella seduta della mattina, ma il primo di Pasquale Valentini è stato forse quello che ha raccolto maggiori consensi 'bipartisan'.
Il consigliere del Pdcs, dai banchi della maggioranza, ha rimarcato l'importanza di un progetto che può portare benefici economici e maggiori entrate per il bilancio pubblico ma, ha detto, la gestione deve essere dello Stato, così come la selezione degli investitori. La gestione sarà privata perché l'investimento è privato ma, ha poi spiegato il Segretario di Stato Luca Beccari, la 'governance' resterà pubblica. Apparentemente superate le perplessità che Rete aveva espresso rispetto alla prima stesura del testo nei mesi scorsi: le modifiche apportate hanno accolto gran parte delle richieste del secondo partito di maggioranza.
Anche i consiglieri di Domani Motus Liberi hanno manifestato disponibilità a collaborare, evidenziando tuttavia perplessità sull'attuale formulazione del testo e richiedendo modifiche strutturali. Rilevante il parere positivo espresso dal Segretario di Stato Pedini Amati, considerando che il Des impatta sul suo settore di competenza e cioè il turismo. Le maggiori critiche le ha espresse Libera, paventando la cessione in appalto del paese ad un solo soggetto con conseguente perdita di sovranità. Preoccupazioni condivise da RF che teme inoltre possibili ripercussioni negative nei rapporti con Italia ed Europa, su questioni come quella della residenza fiscale non domiciliata.