Prima il Congresso di Stato e poi il Comitato per il Credito e il Risparmio saranno chiamati a definire le prossime mosse dopo la bufera che ha investito Banca Centrale, con il dimissionamento del capo della vigilanza Stefano Caringi e l’uscita di scena del Presidente Biagio Bossone e del direttore Luca Papi. L’Esecutivo intende ricostituire subito il coordinamento di vigilanza. Intanto i Segretari di Stato agli Esteri e alle Finanze ribadiscono che l’operatività di Banca Centrale continua a tutti gli effetti. Sempre domani l’Ufficio di Presidenza fisserà data e ordine del giorno della convocazione del Consiglio Grande e Generale, sollecitata con urgenza dal Psd, da Sinistra Unita e dai Democratici di Centro. Anche in questo caso il tema che dominerà il confronto in Aula avrà per protagonista Banca Centrale. Spetta al Consiglio infatti l’ultima parola sulle dimissioni di Bossone e Papi. La loro nomina era stata votata dall’Aula. L’ultima, quella del Presidente, era passata all’unanimità. E anche la loro uscita di scena dovrà essere ratificata dal Consiglio.
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