Ancor prima di procedere alla lettura, il Presidente della Commissione – che nei prossimi 6 mesi indagherà anche sulle altre crisi bancarie - ha sottolineato nuovamente un elemento politico significativo: il voto unanime, alla relazione, da parte di tutti i commissari. Fra i quali si è creato un clima di collaborazione utile all'approfondimento; nonostante - è stato detto - pressioni di “diversi tipi”. Gerardo Giovagnoli ha assicurato che, con il documento, verranno messi a disposizione tutti gli elementi utili per comprendere le dinamiche che portarono al dissesto del Credito Industriale Sammarinese.
Mentre un ragionamento sulle conseguenze politiche, ovviamente, spetterà all'Aula. Sottolineato, comunque, dal Presidente, come in questa vicenda siano “saltati” i “rapporti fisiologici” tra politica, BCSM, la banca stessa e la sua proprietà, fino ad arrivare alla Giustizia: tema, quest'ultimo, che aveva sostanzialmente monopolizzato il dibattito consiliare in questi mesi, e che – seppur indirettamente – viene approfondito anche in questa relazione. Si è passati quindi alla lettura del documento: molto corposo, 230 pagine, esclusi gli allegati. Approfonditi argomenti che infiammarono la politica, e colpirono l'opinione pubblica; con rivelazioni che ad alcuni appariranno esplosive. Dalla vicenda dei cosiddetti “ribelli grandoniani” - e le conseguenze sull'Esecutivo di allora -, a focus sulle azioni di personaggi come Francesco Confuorti o Ali Turki.
Dalle ispezioni a Banca Partner e CIS alla questione dei finanziamenti. E poi i tentativi di acquisto da parte di Stratos; le protezioni politiche, l'importanza di rapporti familiari e personali. Non è escluso che la lettura della relazione occupi interamente questa prima giornata di lavori. Giovedì invece il dibattito, che si annuncia al calor bianco, seguito dall'arrivo in Consiglio – per l'approvazione – della seconda variazione di bilancio. Seduta particolare, quella iniziata oggi, anche per le cautele dovute alla diffusione del covid: tema sul quale aveva insistito Libera nelle scorse ore. L'Ufficio di Presidenza ha disposto, al momento, una presenza limitata in Aula: circa il 50% dei gruppi. Mentre i restanti consiglieri sono distribuiti nelle varie sale di Palazzo Pubblico, almeno durante le fasi di discussione.