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Banche e dissesti, Santi: "Finalmente i responsabili in tribunale. Spero sia chiamato anche Confuorti"

Sotto la lente di Rete la storia finanziaria degli ultimi 20 anni raccontata nella Commissione d'Inchiesta sulle crisi bancarie

di Monica Fabbri
8 apr 2022

Gli anni ruggenti della piazza finanziaria, i danni al sistema e i fenomeni distorsivi - ben descritti dalla Commissione d'Inchiesta - al centro della serata di Rete “Colletti bianco-azzurri”, che per coincidenza cade a pochi giorni dal rinvio a giudizio dei vertici di Banca Cis. Sotto la lente anche l'investimento in Delta, “che da solo – ricorda Emanuele Santi - è costato al Paese 1 miliardo e due”. Vicende cadute nell'oblio dopo la relazione – afferma il Segretario, e su cui il movimento vuole riaccendere l'attenzione.
Al tavolo anche Giovanni Zonzini e Andrea Giani, che puntano il dito sulle responsabilità politiche della scorsa legislatura. Tornano su quella che definiscono la svendita del pacchetto degli NPL Delta, “uno dei grossi danni – affermano - della gestione del governo di Adesso.sm. Partita – dice Santi – su cui è necessario puntare i riflettori.



Una serata in cui non sono mancate le domande del pubblico, con un filo conduttore: “ Chi pagherà per i danni al sistema?” Il buco a carico dello Stato ammonta ad oltre 1 miliardo e mezzo di euro. “La gente è scoraggiata - commenta Giani - ma non può essere la politica ad emettere sentenze di condanna, spetta alla Magistratura vagliare eventuali responsabilità”. “Il tribunale è stato dotato di nuovi strumenti sia a livello di leggi che di organico, ed è nelle condizioni di lavorare in maniera più serena” - rileva Santi. C'è fiducia nel nuovo dirigente, “figura di alto profilo – dicono da Rete - che fa ben sperare sulla volontà di fare chiarezza ed andare fino in fondo”. “Sono partite nuove indagini e finalmente i responsabili citati nella relazione – continua il Segretario - dovranno difendersi in tribunale. L'auspicio – conclude - è che anche il nome che manca ancora all'appello, Francesco Confuorti, sia chiamato a rispondere delle sue evidenti interferenze in questo Paese”.





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