Solo posti in piedi alla Sala Montelupo di Domagnano per la serata pubblica promossa dai partiti della coalizione San Marino Prima di Tutto su “Sviluppo, Lavoro e Sistema Bancario”. All'incontro anche tutte le parti sociali e l'altra coalizione d'opposizione “Democrazia in Movimento” e “Noi sammarinesi”.
E' il segretario del Pdcs Gian Carlo Venturini ad aprire la serata e chiarisce subito, di fronte ad una sala gremita, che l'incontro pubblico non è una sfida alla maggioranza ma un'iniziativa per manifestare preoccupazione di fronte ad un Governo che genera allarmismo e insicurezza nel paese, senza offrire soluzioni. Il riferimento è alle dichiarazioni del Segretario alle Finanze Celli sulla liquidità dello Stato e quindi sul rischio a giugno di non poter pagare gli stipendi pubblici, ma anche la decisione di “dimissionare” il Cda Carisp a poco più di un mese dalla scadenza naturale. Venturini esprime sconcerto anche sulla ventilata nazionalizzazione della Cassa di Risparmio, l'oscura strategia sugli Npl, l'assenza di Governo e Banca Centrale ad incontri come quello dell'Abs.
Gian Carlo Capicchioni, del Psd, fa notare che questo Governo in 100 giorni ha fatto poco o nulla ma in una cosa è riuscito: mettersi tutti contro. Non è vero – afferma l'ex segretario alle finanze – che non ci sono i soldi a giugno per pagare gli stipendi pubblici. “Vogliono creare allarmismo – prosegue Capicchioni – per poi fare interventi che non ci stanno dicendo”.
Alessandro Mancini, del Partito Socialista, vede un governo che parla solo per slogan, come fosse ancora in campagna elettorale. Non trova soluzioni ma intanto offre incarichi agli amici degli amici: “I danni importanti che hanno già fatto – afferma – possono diventare irreversibili”.
La platea si scalda quando prende la parola Roberto Ciavatta, di Rete e dice che il movimento è disposto a collaborare anche con la Dc, quando c'è da contrastare chi – come questa maggioranza – mette in discussione le radici della democrazia e cerca di “eliminare” chi non si allinea. Se le cose non cambiano – dice Ciavatta, tra gli applausi – bisogna scendere in piazza”.
Aperta critica alla conduzione del Governo anche da parte Augusto Gasperoni di Movimento Democratico San Marino Insieme, Maria Luisa Berti di Noi Sammarinesi, Luca Beccari, Pdcs, Andrea Belluzzi, Psd e Marcello Forcellini del Ps.
Gli interventi delle parti sociali hanno riguardato soprattutto le annunciate misure sullo sviluppo: Unas e Anis chiedono di ritirare il progetto, critiche anche dalle altre categorie economiche e dai sindacati che chiedono modifiche e confronto al Governo per valorizzare i fondamentali dell'economia sammarinese esistente, a partire da turismo e commercio.
E' il segretario del Pdcs Gian Carlo Venturini ad aprire la serata e chiarisce subito, di fronte ad una sala gremita, che l'incontro pubblico non è una sfida alla maggioranza ma un'iniziativa per manifestare preoccupazione di fronte ad un Governo che genera allarmismo e insicurezza nel paese, senza offrire soluzioni. Il riferimento è alle dichiarazioni del Segretario alle Finanze Celli sulla liquidità dello Stato e quindi sul rischio a giugno di non poter pagare gli stipendi pubblici, ma anche la decisione di “dimissionare” il Cda Carisp a poco più di un mese dalla scadenza naturale. Venturini esprime sconcerto anche sulla ventilata nazionalizzazione della Cassa di Risparmio, l'oscura strategia sugli Npl, l'assenza di Governo e Banca Centrale ad incontri come quello dell'Abs.
Gian Carlo Capicchioni, del Psd, fa notare che questo Governo in 100 giorni ha fatto poco o nulla ma in una cosa è riuscito: mettersi tutti contro. Non è vero – afferma l'ex segretario alle finanze – che non ci sono i soldi a giugno per pagare gli stipendi pubblici. “Vogliono creare allarmismo – prosegue Capicchioni – per poi fare interventi che non ci stanno dicendo”.
Alessandro Mancini, del Partito Socialista, vede un governo che parla solo per slogan, come fosse ancora in campagna elettorale. Non trova soluzioni ma intanto offre incarichi agli amici degli amici: “I danni importanti che hanno già fatto – afferma – possono diventare irreversibili”.
La platea si scalda quando prende la parola Roberto Ciavatta, di Rete e dice che il movimento è disposto a collaborare anche con la Dc, quando c'è da contrastare chi – come questa maggioranza – mette in discussione le radici della democrazia e cerca di “eliminare” chi non si allinea. Se le cose non cambiano – dice Ciavatta, tra gli applausi – bisogna scendere in piazza”.
Aperta critica alla conduzione del Governo anche da parte Augusto Gasperoni di Movimento Democratico San Marino Insieme, Maria Luisa Berti di Noi Sammarinesi, Luca Beccari, Pdcs, Andrea Belluzzi, Psd e Marcello Forcellini del Ps.
Gli interventi delle parti sociali hanno riguardato soprattutto le annunciate misure sullo sviluppo: Unas e Anis chiedono di ritirare il progetto, critiche anche dalle altre categorie economiche e dai sindacati che chiedono modifiche e confronto al Governo per valorizzare i fondamentali dell'economia sammarinese esistente, a partire da turismo e commercio.
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