“Basta con il segreto. Guardiamo in faccia ai cittadini e diciamo cosa sta succedendo nel Paese”!”: questo il messaggio che lancia Repubblica Futura dopo una serie di iniziative del Governo e della maggioranza. Per avere chiarimenti sulla più recente RF ha scritto al Segretario del Consiglio d'Europa: “Abbiamo sentito, venerdì sera, delle dichiarazioni del Segretario alla Giustizia – afferma Nicola Renzi – nelle quali fa riferimento ad un documento delicato, sulla giustizia, che il Consiglio d'Europa avrebbe inviato a San Marino. Noi crediamo che quel documento debba essere conosciuto da tutti i sammarinesi”.
Renzi dichiara stupore anche sulla bozza di di riforma dell'ordinamento giudiziario, per la quale Ugolini ha affermato di aver ricevuto apprezzamento dal Segretario del Consiglio d'Europa. RF non è a conoscenza di alcuna bozza e nella lettera a Strasburgo si richiede di poter visionare tutto ciò che da Strasburgo è stato inviato ad Ugolini. Nella missiva si segnala inoltre l'anomalia della delegazione sammarinese all'assemblea parlamentare, con entrambi i membri effettivi espressione della maggioranza, anziché uno di maggioranza e l'altro di opposizione.
Il No di Rf al segreto è anche per il comma giustizia, nella prossima sessione consiliare, che sarà per l'appunto, in seduta segreta. “Non è giusto per i cittadini – commenta Renzi – che devono sapere e neppure per i giornalisti che devono informare”. “La censura – gli fa eco Fernando Bindi – è insita nella cultura del Pdcs”. Andrea Zafferani punta il dito invece contro la Segreteria alle Finanze. “Non ha risposto entro i 30 giorni previsti per legge – afferma - a due nostre interpellanze”. La prima richiedeva informazioni sulla liquidità dello Stato e degli Enti pubblici al 30 giugno, con le proiezioni dei mesi successivi; l'altra riguarda le consulenze J.P. Morgan e Rothschild per la collocazione dei titoli del debito pubblico sui mercati internazionali. Zafferani ipotizza siano costate tra i 7 i 7,5 milioni di euro e adombra il sospetto che siano state decise con delibere segretate.
Citata anche un'intervista del Segretario Gatti a "Milano finanza" dalla quale parrebbe che l'operazione di collocamento dei titoli sia molto prossima. Il tutto – sottolineano Fernando Bindi e Sara Conti - venendo meno agli impegni di concertazione e condivisione, messi nero su bianco in un ordine del giorno di aprile approvato all'unanimità