Logo San Marino RTV

Bene Comune: le opposizioni volevano una "controriforma"

22 nov 2013
Bene Comune: le opposizioni volevano una "controriforma"Bene Comune: le opposizioni volevano una "controriforma"
Bene Comune: le opposizioni volevano una "controriforma" - La maggioranza replica alle accuse di autoritarismo e denuncia le contraddizioni della minoranza.
Dopo le opposizioni è la maggioranza a commentare quanto successo in Commissione finanze. Non accettiamo, dicono i segretari politici e i commissari di Bene Comune, accuse di autoritarismo e di mancanza di confronto. Nessuna chiusura, premette il coordinatore di Ap. Ma un testo che arriva in commissione dopo 3 anni di confronto è difficile da stravolgere. Resta il fatto, commenta Nicola Renzi, che se le cose vanno in un certo modo, l'opposizione ci accusa di autoritarismo. Se vanno in modo diverso denuncia la debolezza della maggioranza, E' chiaro che c'è chi non voleva la riforma tributaria perchè da questa legge, sottolinea Marco Gatti, partirà il rilancio del Paese. Per farlo, ricorda il segretario della dc, serve un bilancio in regola, e perchè questo sia possibile servono riforma fiscale e tagli alla spesa corrente. E' una strada che vogliamo percorrere fino in fondo, rimarca il segretario del psd Marina Lazzari e, ricorda, sarà nostro impegno spiegare ai sammarinesi che cosa davvero questa legge introduce. L'Anis non è contraria e il sindacato ha tenuto aperto il dialogo. Forse, puntualizza la maggioranza, autoritario è volere che tutti la pensino come te. I Commissari di maggioranza denunciano gli atteggiamenti provocatori tenuti dalle opposizioni, gli emendamenti spesso contraddittori ma soprattutto - dicono - all'insegna di una vera controriforma. Abbiamo obiettivi precisi, ricorda Massimo Cenci. L'incremento della base imponibile si sposa con la lotta all'evasione fiscale. Se gli emendamenti contrastano questo percorso non si possono accettare. Emendamenti in contrapposizione fra di loro, ripete la maggioranza. C'è stato chi chiedeva di abbassare al 12% le aliquote per le società e chi andava nella direzione opposta. Ma il culmine, sottolinea Valeria Ciavatta, si è raggiunto nei controlli. Non è vero che lo Stato vuole fare cassa con questa legge, replica Stefano Macina. Gli introti saranno di poco maggiori. Il vero cambio è nell'approccio al sistema e nell'emersione dei redditi. Nessun dubbio anche sulla tenuta della maggioranza al passaggio in Aula.
Nel video le interviste a Luca Beccari, Massimo Cenci, Valeria Ciavatta, Stefano Macina

Riproduzione riservata ©