Bisogna avere chiaro da dove partiamo per capire dove stiamo andando. Esordisce così il segretario della democrazia cristiana presentando le novità contenute nella riforma fiscale che domani, sarà al vaglio della Commissione finanze. San Marino parte da una fiscalità molto bassa e da pochi controlli per arrivare, sottolinea Marco Gatti, a una imposizione che resta comunque bassa e a controlli invece accurati. Questi gli esempi: un reddito da lavoro dipendente di 15mila euro pagherà, senza detrazioni, 367 euro all'anno di tasse. Se invece ci saranno spese da scalare non dovrà al fisco neppure un euro. Chi dichiara 25mila euro ne pagherà 1.264 di imposta, cifra che con le detrazioni scenderà a 754 euro all'anno. Chi invece percepisce 35mila euro – e questa è la fascia più rappresentativa – dovrà all'erario 2.538 euro, che in presenza di detrazioni, saranno 1.812. Il lavoro autonomo invece sarà tassato a scaglioni per i primi 3 anni dall'entrata in vigore della nuova legge. Un triennio che sarà monitorato da un tavolo tripartito, per poi passare al proporzionale, fatta eccezione per i redditi sotto i 20mila euro. Il principio, sottolinea il segretario del psd Marina Lazzarini, è “più guadagno, più pago” con una tassazione che va dal 9% ad un massimo del 35%. “Niente sarà come prima”, sintetizza il coordinatore di Ap Nicola Renzi sottolineando il ruolo rivoluzionario della Smac Card che traccerà vendite e acquisti, che sarà soggettiva, oggettiva (per chi ha redditi bassi) e passiva per chi vende a chi non possiede la carta. In maggioranza, afferma Renzi ricondando la posizione assunta da Ap sugli accertamenti, abbiamo trovato un accordo forte. Siamo tutti convinti che questa sia la strada da percorrere. E poi i controlli che passano dalla Smac Card all'utilizzo delle banche dati, dalla dichiarazione dei redditi percepiti all'estero all'obbligo di dichiarare i beni di lusso ovunque si trovino, alla contabilità di magazzino per le imprese di medie e grandi dimensioni. Introdotto il reato, penale, di evasione fiscale. L'ufficio tributario sarà coadiuvato dal nucelo antifrode e a chi dice che questo non è sufficiente la maggioranza replica: “dobbiamo fare i conti con il mondo che c'era fino a ieri”. Il coordinatore di Noi Sammarinesi sottolinea il contributo fondamentale del sindacato sulla stesura dell'ultimo testo. In una situazione così difficile, afferma Maria Luisa Berti, hanno dato prova di grande responsabilità. La maggioranza chiede a tutti di fare la propria parte. Forse, aggiunge Gatti, potevamo osare di più ma ci doveva essere un clima di fiducia. Finiamola, afferma, di puntare il dito uno contro l'altro. Lo Stato spende per ogni cittadino 5mila euro all'anno in sanità e istruzione. E' questo il livello di welfare che si vuole mantenere. Chiediamo a ciascuno di fare la sua parte e al governo di accellerare con la spending review.
Sonia Tura
Sonia Tura
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