Chiusa la lunga maratona consiliare, caratterizzata dal dibattito conseguente le dimissioni di Claudio Felici, con la nomina del nuovo responsabile politico della Segreteria di Stato per le Finanze e Bilancio, Giancarlo Capicchioni, i responsabili delle 4 forze della coalizione Bene Comune, insieme ai Segretari di Stato, si sono dati appuntamento a Palazzo Begni per il primo dei tanti vertici di maggioranza che segneranno le prossime settimane. Subito la finanziaria al centro del confronto. i responsabili per mettere a fuoco tutte le priorità e per discutere della legge di bilancio. La Legge di Bilancio è destinata a diventare la cartina di tornasole della tenuta della maggioranza e lo spartiacque della verifica. Dopo la sua approvazione, infatti, la maggioranza dovrà sciogliere la riserva e indicare la strada da seguire: il rafforzamento, il rimpasto o le elezioni anticipate. Da lunedì convocate riunioni fiume, secondo un'agenda rigorosa che coinvolgerà le delegazioni dei partiti di maggioranza e i Segretari di Stato, sia congiuntamente che in confronti individuali. Si vogliono definire tutti i passaggi dei prossimi mesi, che saranno successivamente oggetto di confronto con le forze di opposizione. Un punto, questo, che rappresenterà un passaggio particolarmente significativo. Anche sulla capacità di dialogare con le opposizioni, infatti, si giocherà la tenuta del Governo. Già nei primi colloqui della verifica si era dichiarata la volontà di aprire al contributo degli schieramenti opposti, che sembrano articolati e diversi fra loro. Il Partito dei Socialisti, insieme all'UPR, rilanciano sulla necessità di un governo di responsabilità, i movimenti e Sinistra Unita ribadiscono la convinzione che la risposta dovrà arrivare da una nuova convocazione delle urne. Intanto la maggioranza cerca il punto di sintesi soprattutto sul metodo: stabilite con chiarezza le linee sulle quali muoversi, tutto diventerebbe più semplice. E su questo si è incominciato a lavorare, compresa l'impostazione della prossima finanziaria, che dovrà confermare il rigore e il contenimento delle spese. Servono cambiamenti strutturali e soprattutto urgono risposte sui temi più pressanti: occupazione, sviluppo, investimenti.
SB
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