Dopo le dichiarazioni di dimissioni di ieri Berlusconi, intervistato questa mattina dal Gr Radio Rai, ha dichiarato "Non c'é bisogno di porre la fiducia sulle misure anti-crisi". Il premier ha aggiunto che in quest'ottica "mi sono rivolto al presidente della Repubblica in modo che, insieme ai presidenti di Camera e Senato richieda l'accelerazione dei lavori" parlamentari per poter approvare le misure in tempi brevi. E sul futuro politico dell’Italia ha detto: la facoltà di decidere" spetta al presidente della Repubblica che "darà inizio alle consultazioni. Vedremo come sarà il finale". Pur riconfermando che per lui la strada del voto anticipato è segnata. Il premier ha poi affermato che con la decisione di ieri di fare un passo indietro "ho anteposto l'interesse del Paese a quello mio personale, del mio governo e della mia parte politica".
E il premier questa mattina è intervenuto anche a Mattino 5. "Dopo le mie dimissioni si aprirà la fase delle consultazioni e sono sicuro che non si andrà alla formazione di nessun altro governo diverso dal nostro e che si tornerà alle urne". Alla domanda su chi sarà il candidato premier del centrodestra, Berlusconi ha risposto: "Ci saranno le consultazioni tra il milione e duecentomila iscritti al Pdl, ma penso che in pole position ci sia il nostro bravissimo Angelino Alfano grazie al quale ci sarà finalmente un cambio generazionale". Quanto a me, ha concluso "farò quello che il mio partito mi chiederà di fare nell'interesse del Paese". "Purtroppo c'é stato un vergognoso mercato che i media vicini all'opposizione hanno presentato con la solita ipocrisia: chi tradisce il centrodestra è un benemerito mentre chi ha sostenuto in passato il governo è stato definito un mercenario. Stiamo assistendo al peggio del ritorno alla vecchia politica". Silvio Berlusconi punta così il dito contro l'opposizione e contro i "sette traditori" che hanno voltato le spalle alla maggioranza anteponendo il proprio interesse - è stato il suo ragionamento - a quello del Paese. "Sono un ottimista per natura e speravo che il senso di responsabilità e lealtà verso gli elettori sarebbero prevalsi, invece dopo Fini e i suoi parlamentari, altri sette deputati sono passati all'opposizione tradendo il mandato elettorale e posso dire tradendo anche l'Italia".
E il premier questa mattina è intervenuto anche a Mattino 5. "Dopo le mie dimissioni si aprirà la fase delle consultazioni e sono sicuro che non si andrà alla formazione di nessun altro governo diverso dal nostro e che si tornerà alle urne". Alla domanda su chi sarà il candidato premier del centrodestra, Berlusconi ha risposto: "Ci saranno le consultazioni tra il milione e duecentomila iscritti al Pdl, ma penso che in pole position ci sia il nostro bravissimo Angelino Alfano grazie al quale ci sarà finalmente un cambio generazionale". Quanto a me, ha concluso "farò quello che il mio partito mi chiederà di fare nell'interesse del Paese". "Purtroppo c'é stato un vergognoso mercato che i media vicini all'opposizione hanno presentato con la solita ipocrisia: chi tradisce il centrodestra è un benemerito mentre chi ha sostenuto in passato il governo è stato definito un mercenario. Stiamo assistendo al peggio del ritorno alla vecchia politica". Silvio Berlusconi punta così il dito contro l'opposizione e contro i "sette traditori" che hanno voltato le spalle alla maggioranza anteponendo il proprio interesse - è stato il suo ragionamento - a quello del Paese. "Sono un ottimista per natura e speravo che il senso di responsabilità e lealtà verso gli elettori sarebbero prevalsi, invece dopo Fini e i suoi parlamentari, altri sette deputati sono passati all'opposizione tradendo il mandato elettorale e posso dire tradendo anche l'Italia".
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