Il Consiglio riparte dal confronto sulla finanziaria 2016 dando spazio alle repliche. Nel pomeriggio l'Aula non è stata convocata per dare modo alla politica di esaminare gli emendamenti: solo il governo ha depositato 42 pagine di interventi sul testo presentato in prima lettura. Questa sera si comincia a votare. Intanto, sul fronte politico, a far notizia sono i distinguo all'interno di Bene Comune ma anche l'allontanamento del partito socialista che, in questi mesi, aveva scelto la strada “dell'opposizione responsabile”. Dopo il fallimento del tavolo con la maggioranza Paride Andreoli prende le distanze da un “bilancio di sopravvivenza”. Volevamo dare un contributo a un Paese che si trova di fronte a una delicata crisi economica ma il confronto non ha dato quegli esiti che i socialisti volevano”. Andreoli assicura che il suo partito non smetterà di dare il proprio contributo, ma chiarisce che lo farà “dentro quest’Aula” e non in altre sedi. Per Gerardo Giovagnoli la presa distanze socialista dalla maggioranza “lascerà degli strascichi”. Il capogruppo del Psd fa sapere agli alleati che “il messaggio di unità lanciato dal Ps doveva essere accolto diversamente”. L'opposizione richiama la relazione della commissione di controllo sulla finanza pubblica: la crisi è strutturale, afferma. Il pareggio di bilancio non è strutturale, la situazione è precaria e difficilmente sostenibile per lo Stato. Per il capogruppo di Civico 10 Andrea Zafferani negli emendamenti presentati dal governo non ci siano “né adeguati stanziamenti, né modifiche normative che possano cambiare quello che serve al Paese ossia welfare, sviluppo, sanità e sicurezza, nessuna scelta decisiva per dare una sferzata a questo Paese”. “Questo bilancio è piatto- afferma Francesca Michelotti di Sinistra Unita - sembra il bilancio di un governo in esercizio provvisorio. Mi sembra ci si stia preparando a elezioni anticipate”. Il capogruppo dell'Upr ricorda alla maggioranza gli emendamenti del suo partito: “Noi ci mettiamo la faccia anche su proposte concrete e non popolari. Su queste vogliamo misurare il confronto tra maggioranza e opposizione dice Marco Podeschi- noi non parliamo di future alleanze”. Rete, con Roberto Ciavatta, anticipa il voto del suo movimento per l'emendamento proposto da Noi Sammarinesi che “chiede di fare testi coordinati delle norme esistenti”. Ma ricorda la proposta di mettere uno stop a deroghe e convenzioni ad hoc. Denise Bronzetti, indipendente di maggioranza, sottolinea le lacune del provvedimento: “La parte più carente dentro questa Finanziaria è quella legata allo Sviluppo, rimarca. Non sono state affrontate neppure alcune emergenze sul fronte bancario e finanziario”. La legge di bilancio non deve essere altro che uno stanziamento di fondi pubblici, replica Milena Gasperoni del Psd. Le risposte ai cittadini si danno con leggi strutturalie riforme. L'elaborazione degli emendamenti porterà modifiche sostanziali, replica la maggioranza, appellandosi alla condivisione. Le scelte future non possono essere fatte con una base ristretta, afferma la Dc. Una maggioranza che ha il 50,2% non è responsabile se non cerca di coinvolgere l'altra metà del Paese nelle scelte. Le riforme richiedono condivisione- esorta Luigi Mazza - occorre mettere la faccia sui provvedimenti. Non è un bilancio di sopravvivenza ai socialisti, ma un bilancio che offre sicurezza al Paese”. A conclusione del dibattito, il Segretario per le finanze assicura che saranno “considerati con attenzione” alcuni emendamenti dell'opposizione in particolare quelli su “green economy, rientro dei capitali, certezza delle norme” e anche alcuni emendamenti del Ps. Abbiamo stabilizzato i conti pubblici- conclude- ma non si può pensare di andare avanti così. Dobbiamo avere i piedi per terra. Non sono abituato a contabilizzare le speranze.
Sonia Tura
Sonia Tura
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