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Bilancio: fari su enti e partecipate

17 dic 2018
Bilancio: fari su enti e partecipate
Sul bilancio l'opposizione promette battaglia ma per ora in Consiglio il clima è tranquillo. Dopo aver risposto picche alla richiesta di incontro della maggioranza, giudicato “tardivo, pura cortesia istituzionale”, è in aula che ci si confronta sugli emendamenti. “Un'occasione persa”, per Adesso.sm che parla di strumentalizzazione politica. Si apre dunque l'esame dell'articolato con il bilancio di enti e partecipate. L'AASS è autorizzata ad utilizzare proprie riserve, fino a circa 22 milioni di euro, a copertura degli investimenti previsti. Viene concordato un emendamento della Dc affinché l'Azienda relazioni alla Commissione sulle opere finanziate. Si accendono poi i riflettori sul trading energetico. Rete si dice preoccupata dalla perdita di esercizio prevista dal 2021 per mancanza dell'accordo con l'Italia. La minoranza chiede lumi, anche rispetto al memorandum con l'Azerbaijan, che – ricorda Nicola Renzi - pone le basi per una collaborazione nel campo della fornitura di energia e la possibilità di usufruire di infrastrutture e forniture. Valuterà l'Azienda. “Attenzione a chiudere porte e aprirne altre”, avverte Teodoro Lonfernini. Se il trading dovesse venire meno o ridursi, si teme per gli investimenti di decine di milioni di euro per le telecomunicazioni. “Gli utili – ricorda Podeschi – arrivano oggi dal settore dell'energia elettrica, trading energetico e gas metano”. Per Simone Celli “un ente che ha un bilancio che supera i 160 milioni merita un monitoraggio e verifiche più rigorose”. Riguar4do al Cons l'opposizione evidenzia l'assenza, sul sito, dei bilanci delle singole federazioni come prevede la legge mentre, sull'Iss, l'attenzione va al fondo di dotazione di 71 milioni per l’assistenza sanitaria e per il finanziamento del servizio sociosanitario, inferiore rispetto allo stanziamento dello scorso anno. “Abbiamo valutato potesse essere adeguato – spiega Franco Santi - e sfidante rispetto a tutta una serie di economicità che il Comitato è tenuto a fare su spese fisse, gare d'appalto e ottimizzazioni dei costi”. “Realizzare economie non deve rappresentare tagli dei servizi – ribadisce Eva Guidi. Il sistema sanitario deve rimanere un pilastro dello Stato sociale”. La sanità è un nervo scoperto, “diamo senza ricevere”, commenta Francesco Mussoni, che invita a cambiare paradigma. “Nel caso del bilancio dell'iss – afferma invece Marianna Bucci - sono i diritti ad avere la priorità rispetto al pareggio”. A Denise Bronzetti non spaventa un bilancio in negativo se è per fornire servizi. “Ma così – dice - non è”.
Plauso bipartisan, invece, all’Autorità per l’Aviazione Civile e la Navigazione Marittima, ente che tiene alto il buon nome della Repubblica. E' cresciuta negli anni, gestisce le proprie spese e riesce a generare ricavi ed indotto. “Un'eccellenza riconosciuta in tutto il mondo, su cui vale la pena investire”, afferma Alessandro Bevitori, “attraverso l'erogazione di alcuni servizi particolarmente vantaggiosi riusciamo a creare business”, dice Matteo Ciacci mentre Marco Gatti invita a non dormire sui risultati raggiunti, “l'Autorità va preservata e rafforzata”.
Si va dunque avanti con l'esame dell'articolato. Potrebbe esserci bagarre su Carisp con l'opposizione che chiede di mettere a bilancio le perdite.

MF

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