Libera torna a criticare l'azione di esecutivo e maggioranza dopo il passaggio in prima lettura del Bilancio. Un “Consiglio lampo esautorato dalle sue funzioni”, attacca, parlando di un dibattito “a senso unico” e di “democrazia a rischio”, soprattutto in merito all'utilizzo dei decreti.
Nel testo nessun accenno alle riforme, ribadisce Libera che punta a emendamenti tra prima e seconda lettura per dare “risposte all'emergenza economica”. Il partito si sofferma sui numeri della disoccupazione, anche giovanile, sui 166 posti persi negli ultimi mesi, sul raddoppio della mobilità e sulla condizione di attività e commercio. Manca, dice, un “progetto Paese”.
Boccia, poi, la gestione politica dell'emergenza sanitaria per la quale chiede “coerenza ed equilibrio”. “Non si può dire che tutto va bene – afferma Libera – e poi spiegare che la terapia intensiva non regge”. Critiche anche sulle consulenze. Dal partito l'invito a ragionare sulle misure per la scuola, definita uno dei luoghi “più sicuri”. A pochi giorni dalla sua costituzione, Libera guarda ai giovani e invita tutti i cittadini alla partecipazione.
Nel servizio l'intervista a Marica Montemaggi, Libera