Si chiude l'ennesima missione sul Titano del Fondo Monetario, “un'assistenza tecnica – spiega il Segretario alle Finanze – per aggiornare dati e continuare nell'approfondimento degli aspetti aperti”. La collaborazione, dunque, va avanti. “Il fatto che il Fondo sia qua da tanti anni – afferma Eva Guidi - ci dà la possibilità di fare uno scambio molto franco.“Il fatto che il Fondo sia qua da tanti anni – spiega il Segretario - ci dà la possibilità di fare uno scambio molto franco. Ormai conoscono bene la nostra realtà, i punti di forza e le debolezze”. Eva Guidi tira le somme di una settimana intensa, che l'ha vista impegnata non solo negli incontri con gli esperti di Washington, ma anche nel confronto sul Bilancio. Due temi - l'FMI e la Finanziaria – che corrono paralleli e s'intrecciano.
“Anche durante questa missione si sono focalizzati – racconta - sulla sostenibilità del bilancio dello Stato, che deve essere quantomeno in pareggio e il più possibile in positivo per poter sostenere tutte le politiche di riqualificazione e ricapitalizzazione di cui hanno bisogno le banche”. Perché oltre al rilancio dello sviluppo – insiste – dobbiamo sostenere il nostro sistema bancario.
La politica tiene alte le antenne su un possibile finanziamento. L'opposizione ha chiesto di parlarne prima della legge di bilancio e l'Aula ha approvato un ordine del giorno per un approfondimento nel prossimo Consiglio. La Guidi ribadisce però che nessuna domanda specifica è stata fatta e spiega che vanno ancora approfonditi alcuni aspetti. Se è vero che il paese ha bisogno di risorse, “su un argomento delicato come questo – afferma - non possiamo assolutamente avere fretta”. Tra un paio di mesi gli esperti torneranno in Repubblica e sarà forse quella la svolta. “In quell'occasione ci sarà la possibilità di presentare un piano con le nostre necessità e peculiarità, di mettersi attorno ad un tavolo e vedere se ci sono le condizioni per procedere”. Nel frattempo si lavora alla legge di bilancio che dovrà essere depositata entro lunedì. Dal Fondo sono arrivati suggerimenti che il Governo ha accolto. “Ad esempio su misure che vengono fatte una tantum e sulla necessità di introdurre, invece, provvedimenti più strutturali”. Si va quindi avanti con gli incontri che proseguiranno anche dopo il deposito in prima lettura. “Ci piacerebbe – spiega la Guidi - che fosse una legge in cui tutti potessero dare un contributo positivo”.
MF
“Anche durante questa missione si sono focalizzati – racconta - sulla sostenibilità del bilancio dello Stato, che deve essere quantomeno in pareggio e il più possibile in positivo per poter sostenere tutte le politiche di riqualificazione e ricapitalizzazione di cui hanno bisogno le banche”. Perché oltre al rilancio dello sviluppo – insiste – dobbiamo sostenere il nostro sistema bancario.
La politica tiene alte le antenne su un possibile finanziamento. L'opposizione ha chiesto di parlarne prima della legge di bilancio e l'Aula ha approvato un ordine del giorno per un approfondimento nel prossimo Consiglio. La Guidi ribadisce però che nessuna domanda specifica è stata fatta e spiega che vanno ancora approfonditi alcuni aspetti. Se è vero che il paese ha bisogno di risorse, “su un argomento delicato come questo – afferma - non possiamo assolutamente avere fretta”. Tra un paio di mesi gli esperti torneranno in Repubblica e sarà forse quella la svolta. “In quell'occasione ci sarà la possibilità di presentare un piano con le nostre necessità e peculiarità, di mettersi attorno ad un tavolo e vedere se ci sono le condizioni per procedere”. Nel frattempo si lavora alla legge di bilancio che dovrà essere depositata entro lunedì. Dal Fondo sono arrivati suggerimenti che il Governo ha accolto. “Ad esempio su misure che vengono fatte una tantum e sulla necessità di introdurre, invece, provvedimenti più strutturali”. Si va quindi avanti con gli incontri che proseguiranno anche dopo il deposito in prima lettura. “Ci piacerebbe – spiega la Guidi - che fosse una legge in cui tutti potessero dare un contributo positivo”.
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