Lo stato di abbandono in cui versa Piazza Grande è il simbolo più significativo del livello di disgregazione sociale a cui è arrivata la comunità di Borgo. Una piazza dovrebbe essere un luogo di incontro, di passeggio, di gioco, di commercio. La più bella piazza di San Marino è invece un parcheggio, sul quale è di fatto impossibile persino scambiare due chiacchiere con un amico.
I borghigiani vivono oggi dispersi sul territorio e si sono abituati a dividere le loro giornate fra mille luoghi distanti fra loro. La macchina è l’unico possibile strumento per tenere uniti, viaggiando ai mille all’ora, i pezzi di una quotidianità nevrotica. La situazione è talmente grave che si dà ormai per scontato che la vita debba svolgersi senza un centro comune, nel quale rompere almeno per qualche momento le dinamiche che conducono all’isolamento individuale. Ciò che in ogni altra città o paese è un diritto sacrosanto, nel nostro castello è guardato come un qualcosa di irraggiungibile. Mentre Piazza Grande, vuota, in silenzio ci ricorda che non di soli megastore vive l’uomo.
La disgregazione sul territorio ha avuto delle conseguenze molto tristi: il disinteresse, l’apatia, il cinismo. I problemi personali sono diventati gli unici di cui valga la pena occuparsi, e la politica è divenuta un erogatore di privilegi e favori privati, estranei (anzi contrari) allo spirito di comunità. Spesso si tende a dimenticare che una comunità divisa fisicamente sarà anche una comunità divisa spiritualmente, destinata a subire le scelte e a non farne nessuna. Destinata a non avere voce. È proprio ciò che è successo negli anni in Borgo.
Per questi motivi, come lista elettorale sappiamo che c’è una sola strada per far rinascere Borgo Maggiore: promuovere tutto ciò che crea unione fra i cuori e che può scongiurare le divisioni; fare in modo che nessuno si debba più sentire escluso dai luoghi della comunità e possa attivamente partecipare alle scelte. Gli anziani e i bambini devono potersi muovere liberamente. Le famiglie dovranno arrivare a sapere che tutte le piazze del castello sono luoghi piacevoli, accoglienti e sicuri, in cui si può passare una giornata in compagnia degli altri. Le feste dovranno ritornare ad essere momenti attesi, di incontro e condivisione fra i cittadini di ogni parte del castello.
Tutto il nostro programma ruota attorno alla dimensione sociale, che deve essere recuperata se vogliamo che la qualità delle nostre vite migliori. Invitiamo dunque i lettori di questo articolo a visionare le nostre idee, tutte concrete e con i piedi per terra. Accenniamo solo alla più importante: se verremo eletti, la nostra giunta sarà itinerante. Non si chiuderà nella casa del castello, ma svolgerà le sue riunioni nei bar e nei ritrovi, ogni volta incontrando i cittadini di una frazione diversa. Perché Borgo ritorni al centro è necessario che i borghigiani tornino al centro!
Comunicato stampa lista "Borgo al centro"
I borghigiani vivono oggi dispersi sul territorio e si sono abituati a dividere le loro giornate fra mille luoghi distanti fra loro. La macchina è l’unico possibile strumento per tenere uniti, viaggiando ai mille all’ora, i pezzi di una quotidianità nevrotica. La situazione è talmente grave che si dà ormai per scontato che la vita debba svolgersi senza un centro comune, nel quale rompere almeno per qualche momento le dinamiche che conducono all’isolamento individuale. Ciò che in ogni altra città o paese è un diritto sacrosanto, nel nostro castello è guardato come un qualcosa di irraggiungibile. Mentre Piazza Grande, vuota, in silenzio ci ricorda che non di soli megastore vive l’uomo.
La disgregazione sul territorio ha avuto delle conseguenze molto tristi: il disinteresse, l’apatia, il cinismo. I problemi personali sono diventati gli unici di cui valga la pena occuparsi, e la politica è divenuta un erogatore di privilegi e favori privati, estranei (anzi contrari) allo spirito di comunità. Spesso si tende a dimenticare che una comunità divisa fisicamente sarà anche una comunità divisa spiritualmente, destinata a subire le scelte e a non farne nessuna. Destinata a non avere voce. È proprio ciò che è successo negli anni in Borgo.
Per questi motivi, come lista elettorale sappiamo che c’è una sola strada per far rinascere Borgo Maggiore: promuovere tutto ciò che crea unione fra i cuori e che può scongiurare le divisioni; fare in modo che nessuno si debba più sentire escluso dai luoghi della comunità e possa attivamente partecipare alle scelte. Gli anziani e i bambini devono potersi muovere liberamente. Le famiglie dovranno arrivare a sapere che tutte le piazze del castello sono luoghi piacevoli, accoglienti e sicuri, in cui si può passare una giornata in compagnia degli altri. Le feste dovranno ritornare ad essere momenti attesi, di incontro e condivisione fra i cittadini di ogni parte del castello.
Tutto il nostro programma ruota attorno alla dimensione sociale, che deve essere recuperata se vogliamo che la qualità delle nostre vite migliori. Invitiamo dunque i lettori di questo articolo a visionare le nostre idee, tutte concrete e con i piedi per terra. Accenniamo solo alla più importante: se verremo eletti, la nostra giunta sarà itinerante. Non si chiuderà nella casa del castello, ma svolgerà le sue riunioni nei bar e nei ritrovi, ogni volta incontrando i cittadini di una frazione diversa. Perché Borgo ritorni al centro è necessario che i borghigiani tornino al centro!
Comunicato stampa lista "Borgo al centro"
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