Si sono parlati ieri, in occasione dell’incontro voluto dal Psd per discutere sui punti indicati per quell’invocato cambiamento di passo. La coalizione di maggioranza ha apprezzato lo spirito propositivo e valutata l’opportunità approfondire alcune tematiche. Improprio parlare di un dialogo aperto, almeno nella vecchia logica degli schieramenti. “Ognuno resti nel proprio ruolo - spiega il coordinatore dell’Ufficio Politico democristiano, Marco Gatti - secondo le responsabilità che gli sono state affidate dagli elettori. Sulle cose importanti però – aggiunge – sarebbe una buona cosa ricercare le possibili partecipazioni, condividere le scelte importanti”. Insomma sembra farsi strada una volontà di serrare i ranghi, di ricercare un fronte comune nell’interesse del Paese. “E’ stato apprezzato il nostro approccio propositivo - dichiara il Segretario del Psd, Gerardo Giovagnoli - l’intenzione di instaurare un clima di confronto rifuggendo le polemiche. E’ da tempo che diciamo che il governo da solo non ce la può fare - aggiunge - non possiamo che considerare positiva la possibilità di instaurare un fronte comune”. Ma Marco Gatti spiega chiaramente quel’è il suo pensiero in proposito: “I tavolo comuni non hanno un gran senso; le condivisioni devono essere sui singoli progetti e questo sarebbe importante. Poi – conclude – l’opposizione non deve certo andare in soccorso della maggioranza, che deve governare e deve farlo da sola, come le hanno chiesto gli elettori”.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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