Un giudizio sul fronte politico che non muta: tornano a chiedere lo scioglimento del Consiglio Grande e Generale in un contesto definito sconfortante. “Maggioranza in piena verifica chiamata a fare i conti con la questione morale, che diviene questione anche pratica”. Chiedono di fermare la macchina del dossieraggio, che blocca l'azione: “chi sa la verità quella piena la tiri fuori davanti alla magistratura per far ripartire il Paese”. Da Civico 10 un fiume di emendamenti ad una finanziaria che definiscono “minimalista e che apre la strada al debito”
Troppo debole la spending review, per Luca Santolini: “Non sono stati toccati i centri di spesa più cospicui, ma solo tagli lineari a scapito dei servizi. Emendamenti poi verso la trasparenza: pubblicità degli assetti societari di banche e finanziarie così come delle aziende che ricevono contributi pubblici o agevolazioni fiscali, come previsto da un ordine del giorno passato già nel 2013. Nuove proposte di finanziamento ai partiti, da razionalizzare, come per i contributi in campagna elettorale, per ridurre lo squilibrio fra partiti rappresentati in parlamento o di nuova formazione. Ancora, l'abolizione del vitalizio, da mantenere solo per gli ex consiglieri con pensione minima; nonché l'introduzione dell'ISEE proposta nel 2013, ma mai realizzata.
Sul reperimento delle risorse per gli investimenti: chiedono che ogni intervento sia motivato in un quadro complessivo, per il sistema, specificando il ritorno che produrrà.
Chiara la direzione in materia di sviluppo, proponendo – dice Andrea Zafferani – progetti a costo zero. Riduzione della burocrazia: sportello unico per le imprese, digitalizzazione della PA; Agenzia per lo sviluppo verso la fusione con Camera di Commercio per una più efficace attrazione degli investitori; gestione più organica del registro delle imprese. Ancora Smac Card Turistica. Da sfruttare al meglio poi la riqualificazione energetica, soprattutto degli edifici pubblici, alzando il tiro. 200mila euro quelli stanziati, ne chiedono 2 milioni per un investimento che dà ritorno sia economico sia in qualità della vita.
Nel video, l'intervista a Matteo Ciacci, Coordinatore di Civico 10
Annamaria Sirotti
Troppo debole la spending review, per Luca Santolini: “Non sono stati toccati i centri di spesa più cospicui, ma solo tagli lineari a scapito dei servizi. Emendamenti poi verso la trasparenza: pubblicità degli assetti societari di banche e finanziarie così come delle aziende che ricevono contributi pubblici o agevolazioni fiscali, come previsto da un ordine del giorno passato già nel 2013. Nuove proposte di finanziamento ai partiti, da razionalizzare, come per i contributi in campagna elettorale, per ridurre lo squilibrio fra partiti rappresentati in parlamento o di nuova formazione. Ancora, l'abolizione del vitalizio, da mantenere solo per gli ex consiglieri con pensione minima; nonché l'introduzione dell'ISEE proposta nel 2013, ma mai realizzata.
Sul reperimento delle risorse per gli investimenti: chiedono che ogni intervento sia motivato in un quadro complessivo, per il sistema, specificando il ritorno che produrrà.
Chiara la direzione in materia di sviluppo, proponendo – dice Andrea Zafferani – progetti a costo zero. Riduzione della burocrazia: sportello unico per le imprese, digitalizzazione della PA; Agenzia per lo sviluppo verso la fusione con Camera di Commercio per una più efficace attrazione degli investitori; gestione più organica del registro delle imprese. Ancora Smac Card Turistica. Da sfruttare al meglio poi la riqualificazione energetica, soprattutto degli edifici pubblici, alzando il tiro. 200mila euro quelli stanziati, ne chiedono 2 milioni per un investimento che dà ritorno sia economico sia in qualità della vita.
Nel video, l'intervista a Matteo Ciacci, Coordinatore di Civico 10
Annamaria Sirotti
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