Articolo 3
1. L’attività libero professionale è svolta in favore e su libera scelta di soggetti non aventi diritto, ai sensi della normativa vigente, all’assistenza sanitaria dell’ISS.
2. L’attività libero professionale può essere svolta anche in favore e su libera scelta dei soggetti aventi diritto all’assistenza sanitaria dell’ISS limitatamente alle sole prestazioni che non rientrano nella copertura offerta dal Sistema Sanitario Pubblico e che saranno declinate con successivo regolamento.
Recita queste parole l’articolo 3 della legge sulla Libera Professione ISS, a nostro avviso, uno degli articoli centrali del provvedimento che contiene al proprio interno una serie di contraddizioni evidenti che vogliamo rimarcare per fare chiarezza ai Cittadini che si recheranno alle urne il prossimo 25 maggio per l’abrogazione di questa legge. Far comprendere ai Cittadini che questa legge non abbia come obiettivo il bene dell’assistito e del sistema sanitario nel suo complesso, ma punti ad un unico risultato: monetizzare tutto il servizio pubblico legittimando un messaggio insopportabile secondo il quale i professionisti della sanità siano interessati solo a questo aspetto.
Secondo la Maggioranza questa legge non creerà conflitto tra l’attività per il servizio pubblico e quella per la libera professione perché, come scritto nel primo comma dell’art.
3, la libera professione non viene svolta su assistiti ISS. Stranamente, però, il legislatore nel comma successivo si contraddice con quanto scritto in precedenza.
Il nostro Movimento crede, infatti, che nonostante gli annunci della maggioranza, questa legge creerà un forte impatto sui Cittadini visto che proprio con l’articolo in questione si va ad istituire un pericoloso meccanismo secondo cui basterà limitare le prestazioni di diritto e gratuite, per costringere i sammarinesi a rivolgersi al privato.
E’ infatti limitando sempre più le prestazioni pubbliche e gratuite erogate dall’ISS che noi Cittadini sammarinesi, per curarci, dovremo rivolgerci al privato e pagare il servizio!!!
Il quadro è estremamente chiaro: le prestazioni fornite gratuitamente dall'ISS saranno sempre ridotte cosicché sarà possibile fornirle, a pagamento, anche agli assistiti ISS; una strategia già avviata in diversi settori quali l’odontoiatria (che ora è gratuita solo per i giovani sotto i 16 anni, i pensionati e gli ospiti della casa di riposo, mentre gli altri la devono fare privatamente) e la dietologia (servizio che ora viene fornito gratuitamente solo a chi ha delle patologie, mentre chi vuole usare il servizio a fini di prevenzione dovrà pagare), ma anche la fisioterapia. Per non parlare dei farmaci, che stanno diventando sempre meno gratuiti e sempre più a pagamento, anche per chi ha delle patologie
croniche.
Questi sono i fatti, dopo solo pochi mesi di operatività di questa legge. Quindi sfatiamo il tabù: la legge n.150 del 2013 apre le porte della libera professione anche agli assistiti ISS ed il Sistema Sanitario non sarà più come prima vedendo aumentati i costi, la burocrazia e riduzione dei servizi gratuiti.
Un provvedimento potenzialmente pericoloso in quanto svincolato da scelte di politica sanitaria, che dovrebbero essere la base da cui far declinare qualsiasi norma e cioè un adeguato Piano Sanitario Nazionale, al momento nemmeno contemplata da questo
Governo che si muove in ordine sparso, senza un orizzonte né un obiettivo preciso.
Per risanare i conti delle casse dello Stato, per proteggere i soliti amici, ora hanno scelto di minare il nostro Stato Sociale; oltre ai soldi dalla busta paga, non facciamoci togliere anche il diritto alla sanità! Vota SI al referendum del 25 Maggio!!!!
Comunicato stampa Movimento Civico10
1. L’attività libero professionale è svolta in favore e su libera scelta di soggetti non aventi diritto, ai sensi della normativa vigente, all’assistenza sanitaria dell’ISS.
2. L’attività libero professionale può essere svolta anche in favore e su libera scelta dei soggetti aventi diritto all’assistenza sanitaria dell’ISS limitatamente alle sole prestazioni che non rientrano nella copertura offerta dal Sistema Sanitario Pubblico e che saranno declinate con successivo regolamento.
Recita queste parole l’articolo 3 della legge sulla Libera Professione ISS, a nostro avviso, uno degli articoli centrali del provvedimento che contiene al proprio interno una serie di contraddizioni evidenti che vogliamo rimarcare per fare chiarezza ai Cittadini che si recheranno alle urne il prossimo 25 maggio per l’abrogazione di questa legge. Far comprendere ai Cittadini che questa legge non abbia come obiettivo il bene dell’assistito e del sistema sanitario nel suo complesso, ma punti ad un unico risultato: monetizzare tutto il servizio pubblico legittimando un messaggio insopportabile secondo il quale i professionisti della sanità siano interessati solo a questo aspetto.
Secondo la Maggioranza questa legge non creerà conflitto tra l’attività per il servizio pubblico e quella per la libera professione perché, come scritto nel primo comma dell’art.
3, la libera professione non viene svolta su assistiti ISS. Stranamente, però, il legislatore nel comma successivo si contraddice con quanto scritto in precedenza.
Il nostro Movimento crede, infatti, che nonostante gli annunci della maggioranza, questa legge creerà un forte impatto sui Cittadini visto che proprio con l’articolo in questione si va ad istituire un pericoloso meccanismo secondo cui basterà limitare le prestazioni di diritto e gratuite, per costringere i sammarinesi a rivolgersi al privato.
E’ infatti limitando sempre più le prestazioni pubbliche e gratuite erogate dall’ISS che noi Cittadini sammarinesi, per curarci, dovremo rivolgerci al privato e pagare il servizio!!!
Il quadro è estremamente chiaro: le prestazioni fornite gratuitamente dall'ISS saranno sempre ridotte cosicché sarà possibile fornirle, a pagamento, anche agli assistiti ISS; una strategia già avviata in diversi settori quali l’odontoiatria (che ora è gratuita solo per i giovani sotto i 16 anni, i pensionati e gli ospiti della casa di riposo, mentre gli altri la devono fare privatamente) e la dietologia (servizio che ora viene fornito gratuitamente solo a chi ha delle patologie, mentre chi vuole usare il servizio a fini di prevenzione dovrà pagare), ma anche la fisioterapia. Per non parlare dei farmaci, che stanno diventando sempre meno gratuiti e sempre più a pagamento, anche per chi ha delle patologie
croniche.
Questi sono i fatti, dopo solo pochi mesi di operatività di questa legge. Quindi sfatiamo il tabù: la legge n.150 del 2013 apre le porte della libera professione anche agli assistiti ISS ed il Sistema Sanitario non sarà più come prima vedendo aumentati i costi, la burocrazia e riduzione dei servizi gratuiti.
Un provvedimento potenzialmente pericoloso in quanto svincolato da scelte di politica sanitaria, che dovrebbero essere la base da cui far declinare qualsiasi norma e cioè un adeguato Piano Sanitario Nazionale, al momento nemmeno contemplata da questo
Governo che si muove in ordine sparso, senza un orizzonte né un obiettivo preciso.
Per risanare i conti delle casse dello Stato, per proteggere i soliti amici, ora hanno scelto di minare il nostro Stato Sociale; oltre ai soldi dalla busta paga, non facciamoci togliere anche il diritto alla sanità! Vota SI al referendum del 25 Maggio!!!!
Comunicato stampa Movimento Civico10
Riproduzione riservata ©