Si riuniranno lunedì prossimo, alle 17, i capigruppo alla Camera, per fissare la data della seduta in cui Montecitorio potrà esaminare il decreto di proroga delle missioni militari all'estero. Come previsto, per quell'intervento normativo si è stabilito di riunire in forma straordinaria l'assemblea parlamentare e procedere alla votazione anche a camere sciolte. Un percorso al quale si è ipotizzato di agganciare la ratifica della Convenzione fra Italia e San Marino contro le doppie imposizioni fiscali. Nella stessa seduta si prevede di valutare anche la legge costituzionale per il taglio del numero di consiglieri regionali per le cinque regioni a statuto speciale, vale a dire Sicilia, Sardegna, Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. I tempi parlamentari però sembrano farsi sempre più ballerini, per via dell'imminente apertura della campagna elettorale, con l'impegno di candidati dei vari partiti già iniziato nei diversi collegi. Poi ci sono le questioni legate alla formazione delle liste, con una serie di incertezze e di possibili mancate conferme. Tempi quindi piuttosto movimentati e convulsi. Si teme, fra l'altro, per la possibile difficoltà di garantire la presenza in aula e quindi il raggiungimento del numero legale, con conseguente rischio di inattività parlamentare. Secondo le previsioni la seduta per esaminare il decreto per le missioni all'estero potrebbe essere convocata per il 15 e 16 gennaio, e in quell'occasione le commissioni Bilancio e Affari Costituzionali potrebbero esprimere i pareri richiesti dalla Commissione Esteri e quindi consentirne la convocazione e relativo voto sull'accordo con San Marino, che a quel punto potrebbe iniziare il suo iter alla Camera. I funzionari si dicono abbastanza ottimisti, ma tutto ancora resta nel campo delle ipotesi.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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