La Segreteria di Stato per gli Affari Interni, in vista della consultazione referendaria, fissata per il giorno di domenica 25 maggio 2014 ritiene utile precisare le seguenti indicazioni in ordine alla disciplina della propaganda referendaria.
Ai referendum abrogativi, di cui ai Decreti Reggenziali 20 marzo 2014 n.34 e 35, è applicabile la disciplina prevista nella Legge Qualificata 29 maggio 2013 n.1 "Del referendum e dell’iniziativa legislativa popolare".
La citata legge 1/2013 all'art. 15 “Campagna referendaria”, comma 1, fissa la durata della campagna referendaria in quindici giorni, pertanto la campagna referendaria, dovendo cessare alle ore 24.00 del secondo giorno antecedente a quello del referendum, si apre venerdì 9 maggio 2014 e termina entro le ore 24,00 di venerdì 23 maggio 2014.
Prima e dopo il termine di cui sopra è quindi vietata ogni forma di propaganda referendaria con qualsiasi mezzo la stessa sia attuata. Si porta a conoscenza che, a chi svolge qualsiasi attività di propaganda prima dell'apertura e dopo della chiusura della campagna referendaria ed a chi impedisce e turba una riunione di propaganda, si applica la pena disposta dall'articolo 398 del Codice Penale.
Si rappresenta, inoltre, che l'affissione del materiale di propaganda può avvenire solo negli appositi spazi stabiliti dalla Commissione Elettorale, attraverso tabelloni collocati nei singoli Castelli. Di conseguenza è vietata l'affissione o l'esposizione di materiale di propaganda in qualsiasi altro spazio che non sia quello assegnato dalla Commissione Elettorale.
Pertanto solo a far data dal 9 maggio sono permessi l’affissione e l’esposizione di manifesti o altri stampati, le riunioni, i comizi e le trasmissioni radiofoniche e televisive di propaganda per i due referendum abrogativi.
Comunicato stampa
Ai referendum abrogativi, di cui ai Decreti Reggenziali 20 marzo 2014 n.34 e 35, è applicabile la disciplina prevista nella Legge Qualificata 29 maggio 2013 n.1 "Del referendum e dell’iniziativa legislativa popolare".
La citata legge 1/2013 all'art. 15 “Campagna referendaria”, comma 1, fissa la durata della campagna referendaria in quindici giorni, pertanto la campagna referendaria, dovendo cessare alle ore 24.00 del secondo giorno antecedente a quello del referendum, si apre venerdì 9 maggio 2014 e termina entro le ore 24,00 di venerdì 23 maggio 2014.
Prima e dopo il termine di cui sopra è quindi vietata ogni forma di propaganda referendaria con qualsiasi mezzo la stessa sia attuata. Si porta a conoscenza che, a chi svolge qualsiasi attività di propaganda prima dell'apertura e dopo della chiusura della campagna referendaria ed a chi impedisce e turba una riunione di propaganda, si applica la pena disposta dall'articolo 398 del Codice Penale.
Si rappresenta, inoltre, che l'affissione del materiale di propaganda può avvenire solo negli appositi spazi stabiliti dalla Commissione Elettorale, attraverso tabelloni collocati nei singoli Castelli. Di conseguenza è vietata l'affissione o l'esposizione di materiale di propaganda in qualsiasi altro spazio che non sia quello assegnato dalla Commissione Elettorale.
Pertanto solo a far data dal 9 maggio sono permessi l’affissione e l’esposizione di manifesti o altri stampati, le riunioni, i comizi e le trasmissioni radiofoniche e televisive di propaganda per i due referendum abrogativi.
Comunicato stampa
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