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Carisp, Mazza (Dc): "Nessuna rottura con Ap dopo il voto a favore dell'odg su Carisp"

10 ott 2015
Carisp, Mazza (Dc): "Nessuna rottura con Ap dopo il voto a favore dell'odg su Carisp"Carisp, Mazza (Dc): "Nessuna rottura con Ap dopo il voto a favore dell'odg su Carisp"
Carisp, Mazza (Dc): "Nessuna rottura con Ap dopo il voto a favore dell'odg su Carisp" - Da Gerardo Giovagnoli l'auspicio che su Carisp la politica trovi una sintesi il più possibile condiv...
“Non lo vedo come uno strappo con la maggioranza da parte di Ap, solo un modo diverso di intendere la verifica su Carisp”. Così il capogruppo Dc, Luigi Mazza torna sulla votazione dell'ordine del giorno presentato ieri da una parte dell'opposizione, alla fine respinto ma ottenendo i sì anche dell'alleato. “Oggi tuttavia – ravvisa – l'obiettivo, confermato da tutti, è quello di sostenere la banca”. Tra le voci di bilancio, previsti infatti 40 milioni che vanno a rafforzare il patrimonio di vigilanza di Cassa di Risparmio. “Abbiamo comunque ritenuto l'ordine del giorno non accoglibile – ricorda il capogruppo Dc – perché mette in discussione la veridicità dei numeri; inoltre chiedeva di accettare integralmente le indicazioni del Fondo Monetario, invece noi pensiamo si debba valutare autonomamente con la nostra sovranità cosa accogliere e cosa no”. Ora al centro del ragionamento politico ci sono la governance di Cassa di Risparmio e il ruolo della fondazione che perderà il controllo del 51%: sulla prima – sottolinea Mazza – il metro di giudizio più oggettivo da adottare è quello sulla base dei risultati che la dirigenza ottiene”. “Cambiano gli assetti, quindi sulla Fondazione – gli fa eco Gerardo Giovagnoli - si profila una situazione politica nuova tutta da impostare”. Per il capogruppo Psd, “è utile che lo Stato creda e investa su Carisp, non può rinunciare alla patrimonializzazione poiché significherebbe doversi rivolgere all'esterno e questo non lo vogliamo permettere”. Infine due appelli: “affinché su Carisp – dice - la politica trovi una sintesi il più possibile condivisa”; poi l'invito a valutare la banca come un valore per la Repubblica e non solo come elemento bisognoso di sostegno economico. “Va pensata – conclude - come protagonista per la ripresa del sistema Paese”.

sp

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