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Caro bollette, Libera: "Troppa confusione. Calmierare subito i prezzi"

Torna ad invocare un tavolo con operatori e aziende energivore per gestire il presente e programmare il futuro.

di Monica Fabbri
3 nov 2022
Nel servizio l'intervista a Matteo Ciacci
Nel servizio l'intervista a Matteo Ciacci

“La questione bollette sta diventando una pantomima pericolosa per il paese”. Michele Muratori parla di “gestione grottesca”, Luca Boschi di “situazione surreale”, Matteo Ciacci di “Governo di incapaci”. Libera alza i toni, denunciando “mala gestio”, con “dietrofront clamorosi” che alimentano confusione in cittadini ed imprese. Dopo vari annunci e rinvii, chiedono risposte chiare. “Non è un'emergenza inaspettata” - dicono da Libera, ricordando di aver sollecitato da mesi il Governo affinché risparmiasse per calmierare i prezzi.

E tornano ad invocare un tavolo con operatori e aziende energivore per gestire il presente e programmare il futuro. Con Boschi che avverte: “Le ricadute economiche saranno più gravi della stessa pandemia”. “Si possono calmierare immediatamente le bollette utilizzando meglio le risorse sia dell'AASS che del debito estero” – afferma Ciacci, che chiede inoltre programmazione, “perché le imprese ad oggi non hanno ben chiaro quanto saranno gli eventuali aumenti o se dovranno ridurre i consumi di gas ed energia elettrica”. Spinge per una task force con operatori ed istituzioni: “È un Governo che ha tirato a campare raccontandola. Ora i nodi vengono tutti al pettine. Serve trasparenza”.




Al tema delle bollette si affiancano i problemi della sanità. Libera chiede risposte a Bevere e Ciavatta su servizi deficitari, carenza di personale e torna all'attacco del robot chirurgico, costato tre milioni ma ancora fermo. “Non si trova un milione per calmierare le bollette ma poi si impiegano le risorse in spese superflue, mentre mancano i servizi come oncologia, ortopedia e medicina di base. Chiedono risposte anche le associazioni di volontariato”, accusa Ciacci. Da qui l'appello non solo alle forze politiche responsabili ma anche categorie e sindacati, affinché facciano sentire la propria voce. “Se non arriveranno i risultati l'opposizione sarà sempre più dura. Atteggiamento che ha portato dei risultati visto che sul tema delle bollette hanno cercato di ascoltare anche le nostre istanze. Ma l'opposizione non basta, serve tutto il paese”.

Questa sera Libera riunirà il Direttivo, per un ragionamento anche sul ruolo di Segretario, ad oggi affidato al gruppo di coordinamento. Mentre il 7, il 14 e il 21 di novembre incontrerà i cittadini, “pronti ad ascoltare le loro richieste – dice Muratori – per trovare soluzioni tutti insieme”.

Nel servizio l'intervista a Matteo Ciacci





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